Blocco affitti brevi in centro storico a Firenze, la giunta dà il via libera all'inserimento nel Piano operativo
Gli obiettivi saranno quelli di favorire la permanenza della residenza in centro storico e migliorare le condizioni di abitabilità
Avanti con la norma per bloccare nuovi affitti turistici brevi nel centro Unesco di Firenze. Nella seduta di oggi, come primo atto, la nuova giunta ha infatti dato il via libera all’adozione della variante al Piano operativo che prevede l’inserimento nel nuovo strumento urbanistico della norma che blocca nuove locazioni turistiche brevi in centro storico.
Gli obiettivi saranno quelli di favorire la permanenza della residenza in centro storico e migliorare le condizioni di abitabilità attraverso l’inserimento della distinzione ‘residenza temporanea’ all’interno della tipologia ‘uso residenziale’ e stabilendo quindi il divieto di insediamento nel nucleo storico Unesco dell’uso per residenza temporanea.
Le parole della sindaca Sara Funaro
"Come avevo anticipato subito dopo la pronuncia del Tar - ha detto la sindaca Sara Funaro -, nella prima seduta della giunta abbiamo portato l’adozione della variante al Piano operativo che supera ogni eventuale possibile disallineamento tecnico tra il vecchio regolamento urbanistico e il nuovo Piano operativo. Ribadiamo quindi con forza, ancora una volta e con tutti gli strumenti a nostra disposizione, la nostra volontà di porre un blocco alle locazioni turistiche brevi che vanno a snaturare l’identità del nostro centro storico. Non smetterò mai di evidenziare l’inerzia del governo nazionale su questo tema e di chiedere un intervento serio e rapido attraverso l’adozione di provvedimenti nazionali non più rinviabili rispetto ai problemi di overtourism che affliggono le città d’arte".
"Una delibera che riallinea una questione tecnica per rimettere al centro una questione politica - ha detto l’assessora all’Urbanistica Caterina Biti - quella che riguarda l’abitare in città, soprattutto nel centro storico. Al tempo stesso, torniamo a esortare il legislatore a farsi carico di gestire una questione che riguarda tutta Italia”.
La variante al Piano operativo persegue gli obiettivi di tutela già alla base della variante al Regolamento urbanistico e consente di conformarsi alle indicazioni procedimentali desumibili dalle pronunce del Tar, che in estrema sintesi sembrano indicare nel Piano operativo lo strumento urbanistico attualmente idoneo a recepire le condizioni per l’insediamento della residenza temporanea nel territorio comunale.
La variante passerà ora all’esame delle commissioni, per poi approdare in Consiglio comunale.