«Basta spaccio: al via una petizione al sindaco Fossi»
Dopo l’ennesima rissa avvenuta in via Rucellai è scoppiata la protesta dei commercianti della zona: "Non siamo più disposti a tollerare questo degrado".
«Basta spaccio, non siamo più disposti a tollerare questo stato di degrado che avviene a tutte le ore del giorno e della notte. Così non ci sentiamo più liberi di lavorare con serenità». E’ questo il grido di allarme diffuso dai commercianti di via XXV Aprile, via Rucellai e piazza Dante all’indomani dell’ennesima rissa avvenuta nei giorni scorsi. «Si tratta di una situazione insostenibile – hanno attaccato – anche mercoledì scorso, intorno alle 21.45, dopo una lite iniziata per motivi legati allo spaccio di stupefacenti, a pagarne le conseguenze è stato il ristorante presente in via Rucellai, con forza sono entrati all’interno del locale tre persone insanguinate e mentre dalla strada “volavano” crick e pali di ferro, si è infranta parte della vetrata del ristorante. E’ davvero un miracolo che la proprietaria ne sia uscita illesa». Secondo i commercianti la situazione è oramai sfuggita di mano: «Lo spaccio di stupefacenti che avviene ad opera di circa 20 persone della comunità straniera – hanno spiegato – si verifica fin dalle prime ore della mattina, da piazza Matteucci, via XXV Aprile e si estende per tutta l’area verde di piazza Resistenza, proprio davanti al gabinetto del Sindaco».
Negli ultimi mesi l’amministrazione comunale, con l’intento di riqualificare piazza Resistenza ha installato alcune attrezzature ludiche per i bambini. «Tutto ciò – hanno tuonato i residenti - non ha purtroppo apportato alcun beneficio. Da diversi mesi sono praticamente quotidiane le liti che nascono tra queste persone dedite allo spaccio e tutto ciò sta mettendo in serie pericolo non solo la comunità campigiana ma anche la serenità e la vivibilità degli esercenti del centro storico». Quanto avvenuto il 14 aprile scorso non sarebbe stato un fatto isolato: «di fatti analoghi – hanno raccontato a BisenzioSette gli esercenti - ve ne sono successi molti altri ma per paura di una ritorsione quasi nessuno ha sporto denuncia». Stavolta, invece, il ristorante ha presentato denuncia ai Carabinieri ed ora gli stessi commercianti hanno lanciato una petizione al primo cittadino. «In questi giorni stiamo raccogliendo le firme tra i residenti – hanno illustrato - per chiedere al Sindaco ed alle Istituzioni di intervenire senza ulteriore ritardo. Questa situazione di spaccio sotto il Comune, alle porte del centro storico, non può più proseguire. Si tratta di una situazione di degrado da far cessare, una volta per tutte». Nelle scorse settimane un locale con dispenser di cibo/bevande esterni si è trovato costretto a rimuovere il distributore automatico di bevande proprio perché lo spaccio si era sposato davanti al negozio.
Altri esercenti hanno più volte richiesto a tutte le istituzioni di evitare il protrarsi di questa situazione di illegalità anche perché già svariati clienti hanno manifestato il timore a frequentare certi locali visto lo stato di delinquenza presente. «Come conseguenza a questa richiesta – hanno spiegato i commercianti – abbiamo trovato le nostre autovetture rigate e danneggiate con entrambi gli specchietti divelti. Si tratta di un fatto intollerabile». Per questo, con la petizione già avanzata, viene richiesto al primo cittadino di far presente al prefetto il protrarsi della situazione e viene chiesta, altresì, l’indizione di una riunione, alla presenza di tutti i commercianti, affinché siano assunti tutti i provvedimenti necessari per rimuovere «il marcio che si è venuto a creare per l’indifferenza degli organi che dovrebbero tutelare l’incolumità e la sicurezza di tutti noi».
Secondo gli esercenti fino ad oggi l’amministrazione comunale non è neanche venuta incontro alle tante richieste avanzate. «In questi mesi abbiamo chiesto di poter avere un tesserino per parcheggiare la nostra auto anche negli stalli riservati all’esibizione del disco orario – hanno osservato – ma l’amministrazione non ha dimostrato nessuna comprensione, di fatto obbligando molti commercianti ad uscire ogni ora dal proprio negozio per modificare il disco orario ed evitare di incorrere in una sanzione. D’altronde, lavorando in zona, dovremo pur parcheggiare l’auto da qualche parte? Questa distanza dell’amministrazione dalle nostre istanze non è più sostenibile». La situazione denunciata dai commercianti del centro è stata più volte sollevata sulle colonne del nostro giornale, sia da parte dei residenti della zona che da parte delle forze politiche di opposizione ma ora, dopo l’ennesima rissa, i commercianti non hanno più alcuna intenzione di attendere invano. Nei giorni scorsi i carabinieri di Signa hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini marocchini, di 29 e 30 anni, pluripregiudicati e venerdì scorso si è anche verificato un arresto, ad opera degli agenti della Polizia di Stato, proprio in via XXV Aprile ma tutto questo, a detta dei commercianti, risulta ancora oggi insufficiente. «Tutti noi – hanno commentato – non intendiamo più aspettare che la situazione peggiori ulteriormente. Chiediamo per questo ai cittadini di venire a firmare la petizione rivolta al sindaco, così da sottoscrivere le nostre richieste e condividere il nostro stato di esasperazione». Poco prima di andare in stampa, visto le fragorose proteste, ecco la novità: il sindaco Emiliano Fossi ha scritto al Prefetto, ha annunciato un presidio quotidiano della Polizia municipale in piazza Resistenza e l’installazione di nuove telecamere.