Attenzioni morbose e gps sulla macchina per pedinarla, studentessa denuncia 83enne a Pisa
La vita della 20enne era diventata un incubo a causa dell'anziano vicino molestatore il quale le aveva proposto anche una relazione sessuale
All'apparenza era sembrato un vicino premuroso e gentile. Ma quando l'aveva aiutata con alcuni lavoretti di casa era stato solo per avvicinarla. Il primo passo di una serie di attenzioni sempre più morbose fino a quando la giovane studentessa residente come fuori sede a Pisa non si è dovuta recare alla Questura per denunciare il comportamento molesto di un 83enne.
Sotto controllo
Con il tempo, il pensionato - italiano e incensurato - era diventato sempre più insistente, arrivando persino a proporre alla 20enne di intraprendere una relazione sessuale con lei poiché sarebbe stata una persona più affidabile rispetto ai suoi coetanei con cui avere rapporti.
Non solo. L'83enne - già ricercatore nell'ambito della tecnologia - le aveva rivelato di aver posizionato sulla la sua macchina un gps, così da poter monitorare ogni suo singolo spostamento. Un comportamento morboso che stava creando nella ragazza una grave stato di ansia e preoccupazione. L'uomo si vantava con lei del sistema di sorveglianza installato sulla sua auto ricostruendo la giornata e le frequentazioni della 20enne.
La denuncia e il provvedimento
Un crescendo di molestie diventato semplicemente insostenibile per la giovane che a maggio scorso si è presentata in questura a Pisa per denunciarlo. L'Ufficio Denunce si è subito coordinato con la sezione specializzata in violenza di genere dando assistenza alla ragazza ed avviando le indagini del caso.
L'83enne è stato tenuto sotto osservazione dagli agenti e la macchina della studentessa controllata per cercare il gps, poi trovato per la confessione dello stesso anziano. È bastato poco per ricostruire la grave situazione a carico del pensionato per cui si è materializzato il reato di stalking. Sul suo telefono aveva anche un app utilizzata proprio per il pedinamento della giovane.
L'accusa ha portato alla decisione di adottare la misura cautelare del divieto di dimora dalla città di Pisa nei confronti dell'uomo. La 20enne potrà dunque tornare alla sua vita normale, potendosi concentrare sugli studi e sulla sua vita personale senza più doversi preoccupare del vicino molestatore.