Arriva a Firenze uscendo dalla zona rossa di Codogno
Doveva allontanarsi "per un prelievo", ma lo hanno ritrovato nel capoluogo toscano. Denunciato.
Aveva il permesso per uscire da Codogno (come riportato dai nostri colleghi di primalodi), città del lodigiano ormai nota come zona focolare del coronavirus, ma non per una "fuga" nella città gigliata.
Arriva a Firenze uscendo dalla zona rossa
Gli costerà cara la scelta di uscire dalla zona rossa del contagio per arrivare addirittura fino a Firenze.
E' la storia di un residente di Codogno, uno dei comuni nella zona rossa della Lombardia per il contagio da coronavirus, che è stato scoperto a Firenze.
Aveva ottenuto il permesso per uscire dalla zona rossa il 24 febbraio, lunedì, ma solo per arrivare al punto prelievi più vicino.
La vicenda del “fuggitivo” ritrovato a Firenze
Insomma, lunedì, 24 febbraio 2020, il “fuggitivo” è uscito dalla “zona rossa”: doveva raggiungere il punto prelievi più vicino, e invece è sparito nel nulla.
O meglio, è rispuntato magicamente a Firenze, ma solo per un caso fortuito: ha avuto bisogno di recarsi in banca lungo l’Arno e quando lo sportellista ha letto Codogno sulla carta d’identità sono scattati allarme e panico, proprio come se si fosse presentato un rapinatore pistola in mano.
Scattata la denuncia
Subito sono state chiamate le forze dell'ordine che, dopo un rapido controllo con la prefettura di Lodi hanno scoperto che l'uomo aveva appunto una deroga solo per arrivare al punto prelievi più vicino da Codogno che, sicuramente, non era Firenze.
Una vicenda surreale e che l'uomo dovrà spiegare visto che prima o poi dovrà presentarsi davanti a un giudice per esser processato per inosservanza dell’ordinanza di pubblica sicurezza in vigore.