Arrestato capo di una banda specializzata in furto: avevano colpito un po' in tutta la Toscana
E’ giunta poche ore fa la convalida del fermo di Polizia giudiziaria di un uomo albanese di 33 anni, a seguito delle articolate indagini compiute dalla Sezione Antirapina della Squadra Mobile della Questura di Prato.
Arrestato capo di una banda
L’uomo è accusato di essere a capo di un gruppo di connazionali che negli ultimi mesi avrebbero messo a segno numerosi colpi in tutta la Toscana, principalmente nelle province di Firenze, Pisa e Pistoia, con il medesimo disegno criminale: la banda prendeva di mira abitazioni isolate, abitate spesso da anziani e, praticando un piccolo foro accanto alla maniglia di una finestra, riusciva ad accedervi. Obiettivo dei malviventi erano in particolare il denaro e i gioielli che riuscivano a racimolare nelle borse e nei cassetti, riuscendo in diverse circostanze a portare via
anche in elevata quantità.
Ad inchiodare la banda è stata in particolare l’utilizzo di un’autovettura Audi Q5, rubata nel mese di luglio ad una famiglia tedesca che si trovava in vacanza in un residence nella provincia di Siena.
Gli investigatori hanno iniziato, attraverso un paziente lavoro di osservazione, a seguire l’autovettura nei suoi spostamenti, riuscendo a ricostruire l’attività dell’organizzazione e i numerosi furti messi a segno in un tempo esiguo: in un mese di osservazione, 11 sono stati, infatti, gli episodi che sono stati attribuiti all’uomo, utilizzatore dell’auto.
E’ per questo che gli investigatori hanno deciso di stringere i tempi e di procedere alla perquisizione delle auto di proprietà e nell’abitazione dell’arrestato e di tutti i suoi complici, trovando conferme dei loro sospetti: nascosto sotto il sedile dell’auto è stato trovato uno zaino contente tutti gli attrezzi usati nel corso delle effrazioni, e nelle loro disponibilità sono tati trovati alcuni oggetti d’oro asportati nel corso dei furti e una grandissima quantità di abbigliamento e calzature di alta moda il cui valore commerciale si aggira intorno ai 150.000 euro, probabile
provento di furto.
A seguito dell’attività, l’albanese trentatreenne, residente nella provincia di Pistoia, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, convalidato dal GIP che ha disposto la permanenza in carcere dell’uomo a scopo cautelare, mentre il complice, un connazionale di 39 anni, residente a Prato, è stato denunciato per il reato di ricettazione, mentre la posizione di altri correi è in fase di valutazione.