Approvato il piano rifiuti, la Toscana abbandona le discariche e punta sulla differenziata. Giani: "Esempio per l'Italia"
Adottato il piano rifiuti per puntare su raccolta differenziata e diminuzione delle discariche ma non mancano le critiche dall'opposizione
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato il nuovo piano rifiuti con un voto a maggioranza. I 22 voti di PD e Italia Viva hanno battuto i 13 di centrodestra e M5S, le cui opposizioni sono state tutte respinte nonostante non ci sia stato un fronte completamente unito fra i Democratici.
Cosa prevede il nuovo Piano
Il nuovo Piano rifiuti adottato dalla Regione Toscana permetterà di puntare sempre di più sulla raccolta differenziata diminuendo al contempo drasticamente le discariche.
"Oggi il piano che viene proposto è un esempio in tutta Italia - rivendica il presidente della Regione, Eugenio Giani -. Dobbiamo perseguire il superamento delle discariche, che dal più del 30% vanno ad essere solo il 10% con questo piano e l'idea di una Toscana che punta sulla raccolta differenziata in grado di costruire impianti che vanno a dividere le tipologie di rifiuti".
Gli obiettivi
Tra gli obiettivi del piano spicca infatti la riduzione dello smaltimento in discarica e della produzione di rifiuti urbani, presenti inoltre obiettivi inerenti il riciclaggio. Il piano prevede che ogni Ato persegua l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani.
Discorso diverso per quanto riguarda i rifiuti speciali. Il piano infatti lascerà la gestione al libero mercato, così come previsto dal Codice dell’Ambiente.
L'impiantistica
Per quanto riguarda l’impiantistica sono state raccolte circa 40 manifestazioni di interesse da parte di gestori privati. Sei impianti sono già stati realizzati o vicini alla realizzazione, esempio Massarosa e Asciano. Ci sono poi altri 12 impianti per i quali sono in corso le procedure autorizzative ed altri 15 in cui si attende una nuova data per l'istanza.
La localizzazione di tali impianti sarà decisa dai tre Ato, con la Regione che non avrà alcun potere in merito. La realizzazione della nuova impiantistica dovrebbe concretizzarsi attorno al 2028 e per adesso la Toscana dovrà procedere con quella già esistente.
L'opposizione
Non si sono ovviamente fatti attendere i commenti contrari all'approvazione provenienti dall'opposizione ed in particolare dai consiglieri regionali della Lega Massimiliano Baldini e Marco Landi.
"Il Piano dei rifiuti è davvero troppo in ritardo rispetto al grave deficit impiantistico della Toscana - hanno spiegato -. A nostro avviso è fondato su numeri troppo ottimistici e che in maniera errata non si assume alcuna responsabilità riguardo alla localizzazione degli impianti scaricando su Sindaci, Amministratori, Ato, gestori e non ultimi i cittadini le incertezze a livello di programmazione, di costi sociali ed ambientali conseguenti".