Amianto negli impianti Enel: operaio senese risarcito
Prepensionamento e assegno maggiorato. Il tribunale di Firenze ha condannato l'Inps a concedere i benefici al senese Fabio Pastorelli, addetto agli impianti di manutenzione
Amianto negli impianti Enel di Castel del Piano: il Tribunale di Firenze condanna l’INPS a concedere i benefici al senese Fabio Pastorelli, addetto agli impianti di manutenzione.
L’uomo ha contratto le placche pleuriche a causa dell’esposizione alla fibra killer e ha ottenuto il prepensionamento anticipato e una maggiorazione dell’assegno.
Amianto negli impianti Enel: operaio senese risarcito
Il Tribunale di Firenze ha condannato l’INPS a concedere all’operaio senese Fabio Pastorelli, impiegato come addetto agli impianti di manutenzione Enel di Castel del Piano – Grosseto, i benefici amianto che gli consentiranno di andare in pensione prima del tempo previsto perché ha contratto una patologia asbesto correlata dovuta all’esposizione ad amianto.
L’INPS aveva rigettato la sua domanda e così l’uomo si è rivolto all’Osservatorio Nazionale Amianto e al suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, perché venissero tutelati i suoi diritti.
La legge prevede, infatti, che chi è stato esposto al terribile asbesto durante la via lavorativa e abbia contratto una qualsiasi patologia legata a questo minerale possa andare in pensione prima, secondo un calcolo stabilito. L’INPS, però, continua a rigettare le richieste e, per ottenere i benefici, i lavoratori sono costretti ad avviare un procedimento giudiziario che può durare anni.
Pastorelli ha scoperto di aver contratto le placche pleuriche nel 2014 e oggi, a distanza di 9 anni, è ancora costretto a lavorare. Con questa sentenza ora potrà andare in pensione e avere anche una maggiorazione sull’assegno mensile.
Durante il procedimento l’avvocato Bonanni è, infatti, riuscito a dimostrare che l’operaio, sia come addetto agli impianti di perforazione dal 1991, sia come manutentore meccanico presso centrali geotermiche al 1999 in poi, ha lavorato venendo a contatto con l’amianto senza avere a disposizione dispositivi di protezione tipo tute speciali o mascherine. Negli impianti di perforazione ha respirato le polveri dei ferodi dei freni o in occasione della rottura della coibentazione. Nelle centrali geotermiche, invece, durante la riparazione della coibentazione delle tubazioni delle valvole o delle turbine.
Il giudice Tommaso Maria Gualano ha inoltre spiegato che “il beneficio contributivo in esame consegue all’accertamento di una qualsiasi malattia correlata all’asbesto”. Così ha disposto che l’INPS rivaluti il periodo contributivo dal giugno 1991, vale a dire da quando è iniziato il rapporto di lavoro con Enel.
Da anni l’associazione è al fianco delle vittime e delle famiglie per garantire loro assistenza medica e legale attraverso lo sportello on-line (https://onanotiziarioamianto.it/sportello-amianto-ona-nei-territori/), o il numero verde 800 034 294. Ha creato anche una App (http://app.onanotiziarioamianto.it/), per le segnalazioni, per contribuire a mettere in sicurezza i siti contaminati.