La conta dei danni

Alluvione: aziende in ginocchio tra Firenze, Prato e Pistoia. L'allarme di Confesercenti

Chiesta serie di misure per aiutare le aziende colpite

Alluvione: aziende in ginocchio tra Firenze, Prato e Pistoia. L'allarme di Confesercenti
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Circa 120 aziende hanno subito danni nell'alluvione del 2 novembre 2023 nei comuni di Prato, Montemurlo, Carmignano, Vaiano, Cantagallo, Campi Bisenzio e Quarrata.

Circa il 30% delle aziende ancora non è in grado di quantificare con esattezza l'importo dei danni" mentre per chi ha provato a stimarli, "l'importo ammonta a circa 1 milione e 300 mila euro.

Delle aziende che hanno subito danni il 10% è stata costretta a interrompere completamente l'attività, il 40% soltanto parzialmente, il restante 50% ha continuato a rimanere aperta. Solo il 17% delle attività ha dichiarato di aver bisogno di ricorrere alla cassa integrazione". Lo ha detto il presidente di Confesercenti Prato Stefano Bonfanti all'assemblea dell'associazione oggi a Prato.

"Confesercenti - ha detto Bonfanti - chiede dunque alle Amministrazioni locali la possibilità per le imprese, i negozi e gli artigiani danneggiati di poter usufruire, per un periodo temporale non breve, dell'esclusione delle imposte comunali", e al Governo "che si proceda con il riallineamento dell'Isa, gli indici sintetici di affidabilità fiscale per tre anni".

Inoltre per Confesercenti Prato "è indispensabile prevedere la possibilità di utilizzo del meccanismo del credito d'imposta per i costi di sostituzione e ripristino di macchinari, attrezzature, beni strumentali delle imprese danneggiate; posticipare quantomeno al 30 giugno le scadenze tributarie di novembre e dicembre prevedendo inoltre la possibilità di rateizzazione in 12 mesi a partire da aprile 2024;

abbattere i debiti tributari e contributivi delle imprese alluvionate; sospendere le rate dei mutui e dei finanziamenti per almeno 12 mesi senza possibilità per gli istituti di credito di rimodulazione al rialzo dei tassi di interesse e senza riclassificazione del rating di rischio per le aziende richiedenti; prevedere adeguati risarcimenti per i danni subiti", con "procedure snelle ed il più possibile rapide. Prevedere forme di risarcimento per il mancato guadagno per tutte le imprese".

Per Bonfanti necessario anche prevedere "detassazione totale e senza massimali dei sussidi occasionali, erogazioni liberali e altri benefici concessi a favore di lavoratori dipendenti colpiti dall'alluvione".

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