Agricoltori in marcia contro l'emergenza cinghiali nelle campagne toscane
"Siamo in piazza per chiedere interventi urgenti per salvare le nostre aziende"
Sagome a grandezza naturale dei famelici mammiferi selvatici sfilano insieme a slogan e cartelli: così i giovani agricoltori fanno vivere ai fiorentini l’emergenza cinghiali.
I cinghiali minano il loro futuro, soprattutto il loro futuro. Divorano i raccolti, devastano campi e terreni che molto spesso hanno strappato all’abbandono e all’incuria e rappresentano tra le prime, se non la prima insieme agli effetti dei cambiamenti climatici, calamità per le loro giovani aziende.
Campagne martoriate dai cinghiali
E’ partita intorno alle 8 di questa mattina, giovedì 4 luglio 2024, da Porta a Prato la “marcia dei cinghiali” promossa dai giovani imprenditori di Coldiretti Toscana che ha toccato i luoghi simbolo di Firenze per raggiungere, intorno alle 9.00, la sede della Regione Toscana, in piazza del Duomo.
Qui ad attenderli ci saranno migliaia di colleghi arrivati da tutta la regione per partecipare alla più grande mobilitazione contro i cinghiali e la fauna selvatica mai organizzata nel Granducato. A condurre la marcia è il delegato regionale, Francesco Panzacchi.
Una sfilata di cartelli colorati
A caratterizzare la marcia, insieme a coloriti slogan, fischietti e cartelli, è la sfilata delle sagome a grandezza naturale dei cinghiali per rappresentare, visivamente, la dimensione di un’emergenza che non è rilegata più solo e soltanto alle campagne. Gli avvistamenti di branchi sono sempre più frequenti in parchi e nei giardini della città metropolitana così come documentato dalle cronache.
Il loro numero è cresciuto a dismisura tanto da rappresentare un problema, oltre che economico, per i danni milionari che causano alle aziende agricole, ambientale, sanitario e di sicurezza stradale.
"Siamo in piazza per chiedere interventi urgenti per salvare le nostre aziende. In poche ore distruggono il lavoro di mesi. Mangiano i nostri raccolti, danneggiano strutture e terreni. – spiega il delegato regionale, Francesco Panzacchi – Sono una minaccia per la sopravvivenza delle nostre aziende. Sono un flagello. Vogliamo soluzioni oggi".