numeri che fanno paura

Aggressione ai sanitari, uno su due ha subito violenze

I dati dell’Ordine dei medici. Il presidente Dattolo: "Così servizio pubblico compromesso"

Aggressione ai sanitari, uno su due ha subito violenze
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Quasi il 60% del personale sanitario toscano è stato vittima di aggressioni almeno una volta. Nel 59% dei casi le vittime sono donne. E iniutile dire, i casi sono raddoppiati. A sciorinare i numeri è il report sulla violenza nella professione medica presentato dall’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Firenze.

I dati sulle aggressioni ai sanitari in Toscana parlano di oltre 1.136 casi nei primi sei mesi del 2024.

Come detto, tra i professionisti che sono stati malmenati, minacciati o insultati il 59% sono donne e il 50% ha subito più di un episodio. Ogni otto casi, inoltre, un’aggressione è fisica.

Numeri che fanno ancora rabbrividire e che inevitabilmente compromettono anche il servizio sanitario. Sono gli stessi medici a ribadire, che dopo un’aggressione hanno modificato il loro modo di lavorare. Da qui l’appello, l’ennesimo, alle istituzioni. Primo tra tutti quello di mettere presìdi delle forze dell’ordine in tutti gli ospedali e la necessità di stilare dei protocolli d’intervento chiari ogni volta che scatta un allarme aggressione.

Ma qualcosa in questi mesi si è mosso. La Toscana è stata la prima regione italiana a istituire un osservatorio pubblico sul fenomeno e che dagli scorsi mesi ha fatto partire dei programmi specifici (corsi per imparare le precauzioni da adottare, servizi di assistenza psicologica alle vittime). Però ancora il 92,4% degli aggrediti dopo l’episodio non riceve alcun supporto psicologico o di altra natura.

L’87,4% di loro, inoltre, non ha visto l’intervento delle forze dell’ordine, né il reparto adottare alcuna nuova precauzione. Servono quindi azioni concrete immediate per evitare altri casi come quello foggiano dove medici e infermieri sono stati aggrediti dopo la morte di una giovane in sala operatoria.

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