RICERCHE INTENSE

Aereo disperso sull'Appennino trovato a Fivizzano: morti i tre passeggeri

Il velivolo era diretto in Francia. L'ultima segnalazione dei radar lo avevano localizzato in zona Sassalbo, nel comune di Fivizzano

Aereo disperso sull'Appennino trovato a Fivizzano: morti i tre passeggeri
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Era partito dall'aeroporto Paolucci di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, ed era diretto verso la Francia. Dalla mattina di martedì 17 settembre, un areo turistico con a bordo tre persone di nazionalità francese risultava essere disperso.

Attorno alle 18 di giovedì 19 settembre la svolta. I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico toscano sono riusciti a individuare sul versante toscano del Monte Bocco - nel comune di Fivizzano - dei resti di un velivolo riconducibile a quello disperso. Sul posto anche il personale medico, il quale ha constatato la morte dei tre passeggeri.

Ultima segnalazione a Sassalbo

L'ultima segnalazione dei radar lo avrebbero localizzato in zona Sassalbo, comune di Fivizzano in provincia di Massa Carrara, sull'Appennino tosco-emiliano. Impegnati nelle ricerche il Soccorso Alpino e Speleologico dell'Emilia-Romagna, l'Aeronautica e i carabinieri. Operazioni rese difficile peraltro da una fitta nebbia presente sul crinale che non permette al momento l'utilizzo degli elicotteri. Si cerca nel tratto compreso tra le province di Parma, Reggio Emilia, Lucca e Massa-Carrara.

L'Ufficio Territoriale del Governo di Massa ha affidato il coordinamento degli assetti aerei di ricerca all'Aeronautica Militare, mentre le squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico sono state attivate nella bonifica di alcune zone montuose, tra il comune reggiano di Ventasso e quello parmense di Monchio delle Corti. Dalla mattina di mercoledì 18, invece - fanno sapere dal Soccorso alpino dell'Emilia-Romagna - le ricerche si sono concentrate solamente sul versante parmense e, più precisamente, nel comprensorio di Prato Spilla, nel comune di Monchio.

Le ricerche

Proseguono le ricerche dell’aeromobile francese disperso, da martedì 17 settembre, sul crinale appenninico tra Toscana ed Emilia. Le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna (S.A.E.R.) stanno perlustrando la cresta (con visibilità di 5 metri), mentre le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Toscana (S.A.S.T.) stanno risalendo dal basso, in coordinamento con quelle dei Vigili del Fuoco e con supporto del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.).

Le attività sono ora concentrate tra il monte Bocco e il Monte Uomo Morto (1773 metri), zona individuata dai militari della Stazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Abetone Cutigliano, attraverso l’analisi dei dati dei tabulati telefonici delle utenze dei dispersi, in esito alla quale sono stati geolocalizzati i relativi segnali telefonici.

Detta analisi, che ha consentito di restringere notevolmente l’area di ricerca, sovrapponendo le zone di copertura delle tre celle che i telefoni avevano agganciato, è stata confermata dalle notizie fornite dal figlio di uno dei tre dispersi che, tramite una nota app di rintraccio dei telefoni cellulari, ha permesso di ottenere una posizione dell’unico telefono che risulta ancora acceso.

La base delle operazioni è ubicata presso l’aeroporto di Tassignano a Capannori (LU). Le ricerche aeree sono coordinate dall’Aeronautica Militare, mentre quelle a terra sono coordinate dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di concerto con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ed in raccordo operativo con la Guardia di Finanza, ai quali si è affiancato un tavolo di coordinamento indetto, nell’immediatezza dell’evento, dalla Prefettura di Massa Carrara.

In tale ambito, la Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pisa, in sinergia con il S.A.G.F. e con gli altri Enti impegnati nelle attività, ha già effettuato 3 sorvoli sull’area, mentre l’Aeronautica Militare, questa mattina, ha effettuato dei tentativi per portare le squadre dei soccorritori sul punto, senza potervi riuscire, a causa del maltempo. Un nuovo tentativo verrà effettuato, non appena le condizioni metereologiche lo consentiranno.

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