Addio a Francesco Culatore, volto storico della Giostra dell'Orso di Pistoia

Dolore per la scomparsa, a 63 anni, di Francesco Culatore, volto storico della "Giostra dell'Orso" di Pistoia: il funerale a Casalguidi sulle note di "Io vagabondo" dei Nomadi

Addio a Francesco Culatore, volto storico della Giostra dell'Orso di Pistoia
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A 63 anni è scomparso, a Pistoia, Francesco Culatore, in arte "Panino", uno dei volti più conosciuti nel dietro le quinte della celebre Giostra dell'Orso. Fratello del famosissimo cavaliere Gino e padre di Alessandro, che corre attualmente: il funerale si è tenuto nella chiesa di Casalguidi.

L'ultimo saluto a "Panino"

Una vera e propria istituzione per la Giostra dell'Orso, la celebre gara di cavalli che si disputa ogni anno a Pistoia in occasione del Santo Patrono - San Jacopo - il 25 luglio in piazza Duomo, lui che da sempre, e per sempre, è stato un uomo del Drago, il rione di Porta Carratica. Nell'agosto scorso gli era stata diagnosticata una grave malattia che, giorno dopo giorno, se l'è portato via fino all'ultimo saluto avvenuto oggi, venerdì 4 gennaio, a Casalguidi nella chiesa del paese.

Tantissime persone gli hanno voluto rendere omaggio e stringersi ancora di più alla famiglia, visto che Francesco Culatore lascia la moglie e due figli, Vittoria ed Alessandro, unitamente al fratello Gino, storico cavaliere del rione del Drago alla Giostra dell'Orso. Francesco, nel corso di tutti questi anni, è sempre rimasto dietro le quinte riuscendo a coniugare la sua passione per la Giostra e l'amore per i cavalli accudendoli in tutta la fase preparatoria dell'evento stesso.

Un amore che, successivamente, ha trasmesso ai propri figli e nello specifico ad Alessandro Culatore che, già da qualche anno, è protagonista sulla pista di piazza del Duomo prima col rione del Drago e poi con quello del Cervo Bianco. E la passione per i cavalli scorre nelle vene di tutta la famiglia.

Al funerale, che si è svolto presso la chiesa di San Pietro a Casalguidi, tantissimi volti noti della Giostra dell'Orso per il suo ultimo saluto: fuori dalla chiesa il suo fido cavallo e, al momento dell'uscita del feretro, è stata fatta risuonare la canzone della sua vita per "Panino", questo era il suo soprannome: "Io vagabondo" dei Nomadi.

Alla famiglia giungano le più sentite condoglianze da parte del gruppo di lavoro di FirenzeSettegiorni e della redazione del Giornale di Pistoia e della Valdinievole.

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