al processo

Abusò di sette bambine: shock nella comunità dei Testimoni di Geova

I fatti risalgono agli anni 2014-2018. All'epoca dei fatti l'uomo, un uomo residente nell'hinterland fiorentino, aveva 31 anni

Abusò di sette bambine: shock nella comunità dei Testimoni di Geova
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Sette bambine, la più piccola è nata nel 2008. La più grande è del 2004. Il comune hanno il dramma che hanno passato all'interno di una comunità religiosa, quella dei testimoni di Geova a Scandicci (Firenze). Abusate, circuite, violentate da un uomo fiorentino, all'epoca dei fatti di 31 anni.

Il dramma di quelle piccole, di origini sud americane, viene ricostruito solo anni dopo, quando iniziano a parlare e a confessarsi, l'una col l'altra, l'incubo che hanno passato.

L'uomo di fiducia della comunità

I fatti risalgono agli anni 2014-2018. Prima le attenzioni del 31enne erano, apparentemente, innocue volte solo a conquistare la loro fiducia e quella dei genitori. Ora disponibile a giocare con loro negli spazi della Sala del Regno, ora pronto ad accompagnarle fino a casa.

Poi quelle attenzioni sono diventate sempre più frequenti, tanto che lui, uomo di fiducia della comunità religiosa, era sempre con loro. In un caso si sarebbe appartato in macchina.

Un'altra volta a una bambina l'avrebbe violentata sul divano di casa, facendole scivolare un coltello lungo il suo corpicino. Alcuni abusi sarebbero accaduti anche all'interno delle "Sale del Regno" (una sorta di chiese del movimento religioso).

"Non vi crederà nessuno", diceva

La raccomandazione era quella di non parlare. Tanto, a quella bambine "straniere", come lui puntualizzava, nessuno avrebbe creduto. Così gli anni sono corsi in silenzio con anni di palpeggiamenti, strofinamenti, atti sessuali.

Un incubo. I fatti sono stati ricostruiti a margine del processo aperto ieri, giovedì 31 ottobre 2024, durante l’udienza preliminare davanti al gup Gianluca Mancuso. La Procura ha chiesto per lui, oggi 41 anni, il rinvio a giudizio per violenza sessuale nei confronti di sette bambine (assistite dagli avvocati Enrico Bicci e Elisabetta Renieri).

I difensori dell’imputato, gli avvocati Carlita Del Mira e Daniele Regi, hanno chiesto il rito abbreviato, per questo è stata fissata un’altra udienza a gennaio.

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