Abbandonavano scarti tessili, beccati. Negli ultimi mesi scaricati ben 52mila chilogrammi
Ad incastrarli le telecamere di videosorveglianza
Sono stati seguiti dagli uomini delle fiamme gialle, fino a beccarli in flagranza. Sono due i cinesi che qualche sera fa erano arrivati fino ad Acquacalda, località in provincia di Siena, per scaricare alcuni sacchi grandi con all'interno dei rifiuti tessili. Peccato che alle loro costole c'erano le fiamme gialle.
I fatti
Scarti di lavorazioni tessili. E' quanto hanno scovato i finanzieri del comando provinciale di Siena all'interno di un furgone riconducibile ad un imprenditore cinese operante nel settore delle confezioni tessili. All'interno del mezzo due soggetti, di cui uno è risultato non regolare sul territorio italiano.
L'ipotesi del reato è trasporto e abbandono non autorizzato di rifiuti. Il furgono è stato sequestro, insieme al relativo carico. I due sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria, unitamente al titolare dell’impresa a carico del quale è stata anche ipotizzato il reato di impiego di manodopera clandestina.
Ad incastrarli sono state le telecamere
Grazie alla preziosa collaborazione di SEI Toscana, gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani, che aveva già rilevato un incremento anomalo nell’abbandono di rifiuti in specifiche aree, monitorante mediante sistemi di videosorveglianza.
E' stato possibile, infatti, acquisire le immagini e verificare che, negli ultimi mesi, i medesimi soggetti hanno abbandonato altri 12 carichi per un quantitativo stimato di oltre 52.000 chilogrammi. In base ai costi previsti per lo smaltimento, il citato gestore ha dovuto sostenere un esborso pari a circa 15.000 euro per l’avvio al termovalorizzatore di Poggibonsi.
L’intervento concluso assume particolare rilievo, sotto il profilo della deterrenza, per prevenire che l’abbandono incontrollato di rifiuti determini, da una parte, l’aumento dei costi di smaltimento e delle tariffe a carico degli utenti virtuosi, dall’altra una contrazione della percentuale di raccolta differenziata che il gestore del servizio è tenuto a garantire.
Si rappresenta che il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga la sentenza irrevocabile di condanna. L’attività di indagine conferma il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto a tutti gli illeciti, anche di carattere ambientale, che incidono negativamente sulla gestione dei servizi pubblici.