Vertenza Harry’s Bar: 12 lavoratori restano senza prospettive
Il confronto continuerà nella prima settimana di settembre
Vertenza Harry’s Bar (Firenze), oggi il tavolo di Crisi in Città Metropolitana. La Filcams Cgil e la Cgil: “Esito insoddisfacente, 12 lavoratori restano senza prospettive”. Appello al Comune: “Servono clausole sociali a tutela di chi lavora, evitando lo sfruttamento del territorio da parte della rendita”
Vertenza Harry’s Bar: 12 lavoratori restano senza prospettive
Esito totalmente insoddisfacente quello che è emerso oggi al tavolo di crisi della Città Metropolitana sulla vertenza Harry’s Bar.
Degli iniziali ventidue lavoratori interessati registriamo che sette lavoratori sono già a casa per termine del contratto e solo tre hanno avuto una proposta da Harry’s garden (food & beverage dell’Hotel Villa Medici) nonostante siano intervenute ben sette dimissioni in tale struttura.
Ad ogni buon conto, quindi, rimangono dodici lavoratori (e dodici famiglie) senza alcuna prospettiva.
È stato dichiarato da Boston 70 (formale datore di lavoro) che - almeno ad oggi - non ha intenzione di licenziare e che i lavoratori saranno retribuiti - ed esonerati dalla prestazione - come da richiesta della FILCAMS CGIL e Camera del Lavoro Metropolitana CGIL di Firenze.
La Boston 70 annuncia, inoltre, di valutare la richiesta di un ammortizzatore sociale nonostante i forti dubbi di parte sindacale e la progressiva riduzione dei lavoratori che assottiglia gli strumenti disponibili.
Gin è disponibile ad assumere solo un mero impegno morale cioé di far valutare al nuovo eventuale conduttore, nel caso in cui questi ottenga le licenze dal Comune, i currricula dei lavoratori eccedenti, sostenendo che un impegno a condizionare la locazione all’assorbimento dei lavoratori renderebbe impossibile l’individuazione di un nuovo gestore e ciò con buona pace delle insistenti denunce di tutti gli imprenditori sulla piazza fiorentina di non riuscire a reperire personale formato e disponibile al lavoro.
È opinione e denuncia della Camera del Lavoro Metropolitana CGIL di Firenze e della FILCAMS CGIL che il contesto nel quale si esplica questa vertenza sia un de-ja-vù di altre vertenze che non hanno sortito altro che perdita di lavoro, depauperamento del tessuto economico e sociale, sparizione - a volte temporanea - di marchi storici solo a vantaggio di una rendita estrattiva.
Come Camera del Lavoro Metropolitana CGIL di Firenze e FILCAMS CGIL poniamo all’Amministrazione Comunale il tema tutto politico del rapporto fra esercizi storici, territorio Unesco e lavoratori, tramite strumenti coerenti con quanto fatto dalla stessa sugli affitti brevi, al fine di garantire una “clausola sociale” volta a tutelare i lavoratori e evitando lo sfruttamento del territorio da parte della rendita.
Il confronto continuerà nella prima settimana di settembre.