Firenze

Ucraina, Crisafulli (Ambasciata italiana a Kiev): “Firenze una delle città più solidali”

L’addetto culturale dell’Ambasciata italiana in Ucraina all’evento della Rfk Human Rights Italia: “Sindaco, cittadini e associazioni mobilitati”

Ucraina, Crisafulli (Ambasciata italiana a Kiev): “Firenze una delle città più solidali”
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«Firenze è stata una delle città più attive nel manifestare solidarietà per la causa della libertà del popolo ucraino». A dirlo è stato Edoardo Crisafulli, addetto culturale dell’Ambasciata Italiana in Ucraina, durante l'evento organizzato da Rfk Human Rights Italia e Colors for Peace che si è tenuto la sera del 3 aprile nella sede di Rfk Human Rights Italia a Firenze per presentare il suo libro “33 ore - Diario di Viaggio dall'Ucraina in Guerra” (ed. Vallecchi).

Crisafulli ha ricordato l'impegno del sindaco Dario Nardella che «ha manifestato con molta celerità e tempestività il sostegno sotto vari profili» all'Ucraina, ma anche «quello di associazioni e cittadini», come i tanti che si sono mobilitati per la raccolta di beni di prima necessità e medicinali lanciata da Rfk Human Rights Italia e Colors for Peace nelle prime dopo lo scoppio del conflitto e che ha permesso di consegna in due mesi e mezzo 726 pallet, quasi 2000 metri cubi di materiale.

Sulla percezione della guerra oltre confine Crisafulli ammette che «nei primi tempi la stampa era più equilibrata ma in televisione sedicenti esperti hanno snocciolato molte sciocchezze: ho trovato molti pregiudizi ideologici anche da intellettuali che stimavo molto, un'assoluta cecità su fonti documentali e trattati internazionali e sulla storia ucraina. Si è andati subito alla giugulare, come dico io, andando a denunciare le malefatte dell'Occidente quando poi c'è un'invasione in corso: mi è sembrato fuori luogo. Questo è uno dei motivi per cui ho voluto scrivere questo saggio che non è un saggio politico ma narrativo, che intreccia tante ispirazioni».

Durante l’evento Rfk Human Rights Italia ha raccontato l’impegno dei volontari toscani per fare arrivare ai confini polacchi e rumeni beni di prima necessità alla popolazione ucraina. Nei primi due mesi e mezzo di guerra, grazie allo sforzo di circa 130 volontari, sono stati consegnati 726 pallet, quasi 2000 metri cubi di materiale di pronto soccorso, coperte, scatole di cibo, bevande energetiche e cibo energetico, vestiti, scarpe, calze, sciarpe, guanti, cappelli sia per adulti che per bambini, articoli per bambini, farmaci, acqua, prodotti per l'igiene, cibo per animali, sedie a rotelle e borse.

Questo ingente impegno per l’Ucraina è stato possibile grazie al supporto di tante realtà, tra tutte Misericordia di Forte dei Marmi, gruppo Alpini di Forte dei Marmi, Croce verde di Lucca e Croce Rossa Italiana- Comitato di Firenze.

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