Tutti contro il Gp del Mugello: un fallimento
GP Mugello, Ancora Italia: un fallimento (non) annunciato che mette in ginocchio un territorio. Chi pagherà il conto?
Gp Mugello un fallimento
10.815 spettatori al venerdì, 19.602 al sabato e 43.661 alla domenica, stando ai dati ufficiali, per un totale di 74.078 presenze nella tre giorni. Ben meno della metà del tetto raggiunto nel 2017 (164.418) un po’ meno della metà , dell’ultima annata pre pandemia (il 2019 con 139.329 spettatori). E come se non bastasse, più di 3 volte meno di Le Mans (225 mila totali, di cui 110 mila solo alla domenica). Il GP del Mugello è stato un flop colossale che mette in ginocchio un territorio, sia a livello di immagine, sia per le ricadute dirette ed indirette che questo ha comportato.
Certo la colpa è della politica tariffaria con i biglietti venduti a prezzi esorbitanti ( un posto sul prato per la sola domenica era stato fissato a 90 euro , la tribuna domenicale andava dai 170 ai 310 euro, l’abbonamento prato per la tre giorni ammontava a 150 euro, quello per la tribuna partiva dai 220 euro, mentre il biglietto campeggio per il camper era di 100 euro) ma, ci chiediamo, come mai le istituzioni, Regione e Città Metropolitana, cui comunque compete l’immagine .e l’economia del Mugello, non sono state in grado di scongiurare il flop?
Quali progetti pubblici la politica di governo intende avere sul circuito, anche dopo il fallimento dell'esperimento Formula uno dello scorso anno?
Chiediamo in particolare al sindaco Nardella, che voleva cambiare il nome al circuito battezzandolo ‘autodromo di Firenze’, e al presidente Giani, sempre pronto a prendersi i meriti quando le cose vanno bene, se intendono rendere conto di questo fallimento e cosa intendano fare visto che la risorsa motoristica con i suoi eventi non è assolutamente secondaria per il Mugello.