l'accordo

Toscana ed Emilia Romagna fronte comune sulla sanità

Tra i punti chiave dell'accordo, c'è anche la gestione e la messa insicurezza del territorio

Toscana ed Emilia Romagna fronte comune sulla sanità
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e giunte regionali di Emilia-Romagna e Toscana, guidate dai presidenti del Stefano Bonaccini e Eugenio Giani, hanno sottoscritto un "accordo quadro" per fare fronte comune sui temi della sanità, delle infrastrutture, del turismo e delle infrastrutture digitali.

Tra i punti chiave dell'accordo, c'è anche la gestione e la messa insicurezza del territorio dopo le alluvioni di maggio che hanno colpito Emilia-Romagna e Toscana, oltre alle politiche di ricerca e sviluppo, la collaborazione tra università e per il lavoro e la gestione dell'Appennino. Tra i temi su cui ha puntato maggiormente il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, c'è proprio quello della Sanità.

"Le nostre due regioni hanno deciso di presentare un progetto di legge, che passerà dalle assemblee legislative, che in un quadro di tagli del governo" si pone due principali obiettivi, "quello che la spesa sanitaria in rapporto al Pil non possa in futuro mai scendere sotto il 7,5%" e quello di togliere "il tetto di spesa al personale, che penalizza proprio le Regioni con le Sanità più virtuose". "Emilia-Romagna e Toscana sono ai vertici di tutte le classifiche nazionali" proprio in tema di Sanità, ma per via delle politiche del governo "anche noi iniziamo a sentire la difficoltà a garantire i servizi come prima".

Per quanto riguarda la collaborazione tra Emilia-Romagna e Toscana, "oggi è un passo in avanti ulteriore e sottoscriveremo questo protocollo anche in Toscana", ha concluso Bonaccini.

Il presidente della Toscana, Giani, ha confermato che tra Emilia-Romagna e Toscana "c'è una comune visione della Sanità, e noi abbiamo due regioni che sono quelle più impostate sulla Sanità pubblica. Reclamare il 7,5% del Pil come spesa per la Sanità pubblica vuole essere un messaggio anche a livello nazionale", ha precisato Giani.

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