Sport fuori del carcere nel segno del reinserimento sociale e dell'inclusione
Protocollo d'intesa tra Uisp Firenze e garante dei detenuti
Sport fuori del carcere nel segno del reinserimento sociale e dell'inclusione
Un sistema partecipativo, dall’approccio innovativo, per creare nuovi percorsi di reinserimento sociale per detenuti ed ex detenuti attraverso la pratica sportiva all’esterno del carcere.
Questa la finalità del protocollo d’intesa sottoscritto dal garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze e dalla Uisp Unione Italiana Sport Per tutti.
L’iniziativa promossa dal garante Eros Cruccolini ha trovato un partner nella Uisp Firenze del presidente Marco Ceccantini già impegnata dal 2002 dentro e fuori le carceri con azioni e progetti di carattere ludico-motorio e sportivo. Nella convinzione che lo sport possa giocare un ruolo fondamentale anche sotto il profilo educativo e formativo. Ora questo percorso rieducativo e di reinserimento sociale attraverso lo sport dalle mura delle case circondariali si apre alla città e più in generale alla società.
Grazie al protocollo d’intesa la Uisp mette a disposizione i suoi impianti per tutti coloro che, opportunamente selezionati, vogliono lasciarsi alle spalle l’esperienza del carcere per tornare a vivere e a stare in società anche attraverso lo sport.
"Anche lo sport può essere un valido strumento di reinserimento sociale, di socializzazione, di interiorizzazione delle regole - ha sottolineato l'assessore allo sport Cosimo Guccione - questo protocollo è un'idea nuova nei percorsi di inclusione ed è importante anche per far adottare corretti stili di vita a quanti sono ammessi alle misure alternative. Auspico chepossa essere di esempio per gli altri enti di promozione sportiva e per le società del territorio".
"Ringrazio l'assessore Guccione, il consigliere Di Puccio e il garante Cruccolini che ci hanno accompagnati nella stesura di questa convenzione permettendo di incrementare le attività che facciamo dal 2002 all'interno del carcere - ha detto il presidente di Uisp Firenze Marco Ceccantini - Il carcere non deve essere solo punizione ma anche educazione e reinserimento nella società civile. Lo sport è strumento di inclusione e di socializzazione, per il contenimento della rabbia e l'interiorizzazione delle regole, non solo per il recupero delle abilità e il mantenimento psico-fisico. Questa è una prima strada che ci potrebbe condurre, in futuro, anche un inserimento lavorativo delle persone che potranno integrarsi attraverso la pratica sportiva".
"L'assessore Guccione oltre ad essersi impegnato per incrementare l'attività e per migliorare il servizio della palestra all'interno del carcere - ha dichiarato il garante dei detenuti Eros Cruccolini - ci ha stimolato, insieme alla Uisp, a trovare una modalità per rispondere ai bisogni di chi è ammesso alle misure alternative come la semilibertà o l'affidamento. Nel momento in cui escono, oltre a lavorare o a fare volontariato, adesso potranno anche andare in palestra. I prezzi sono agevolati perchè vogliamo che la persona, responsabilmente, partecipi e frequenti: anche questo fa parte del loro percorso di reinserimento. Ringraziamo anche l'Uisp fortemente impegnata da anni all'interno del carcere".
"Mi unisco ai ringraziamenti - ha commentato Stefano Di Puccio, consigliere speciale del sindaco per il carcere di Sollicciano - dobbiamo cercare di dare alternative alla reclusione: il carcere toglie la libertà ma non deve togliere la dignità. I problemi, all'interno dei penitenziari, ci sono. Riguardano non solo i detenuti ma anche chi ci lavora e svolge attività: agenti di custodia, assistenti sociali, volontari. Lo sport è una delle attività che dobbiamo incrementare sempre di più, anche all'interno del carcere. Da qui il mio appello al governo perchè si attivi in questo senso".