Sgarbi: il libro di Vannacci pieno di buonsenso, come il Papa
Parole che faranno sicuramente discutere quelle di Vittorio Sgarbi ieri a ‘Gli incontri del Principe’, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio
Farà sicuramente discutere la serata di ieri, 20 agosto 2023 dove Vittorio Sgarbi, intervistato da Stefano Zurlo a ‘Gli incontri del Principe’, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio ha commentato il libro di Vannacci.
Sgarbi: il libro di Vannacci pieno di buonsenso, come il Papa
Su Vannacci
“Crosetto mi ha risposto infastidito, ha detto farneticazioni, io diversamente da lui, che si è pronunciato su frasi citate da Repubblica, un giornale infido, ho chiamato Vannacci, mi sono fatto mandare il libro, che è pieno di cose di buonsenso legate allo stesso pensiero di Papa Francesco, che può guardare con misericordia e comprensione gli omosessuali, ma è contro le unioni gay.
Il generale Vannacci è contro le unioni gay, non vedo perché non lo può scrivere”.
Lo ha detto il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, intervistato da Stefano Zurlo a ‘Gli incontri del Principe’, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio (Lucca).
Sgarbi, libro Vannacci è pedante ma mai volgare
Il libro di Vannacci
“è a volte pedante, ma non è mai volgare. Ho conosciuto Pasolini e lui ci teneva a essere chiamato diverso. Anche io non ci tengo a essere chiamato normale, non sono affatto normale. Oggi l’omosessuale vuol essere normale, ed è normale.
Ma quando tu dici normale, parola che non si può pronunciare, dici quello che fa la maggioranza delle persone.
Allora, quanti sono gli omosessuali? Facciamo un inventario degli omosessuali di Viareggio, quanti saranno?
Il 5%, il 6%, gli diamo biglietti gratis per andare al teatro, qualunque cosa, ma vogliamo sapere quanti sono, non possiamo fare una legge per una maggioranza che non esiste, lui ha detto che essendo una minoranza sono diversi da una maggioranza che lui chiama normale”.
Ha continuato il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi.
Sgarbi, il provvedimento di Crosetto è stato il male minore
"C’è una morale che prevale sulle opinioni che uno può avere, anche sbagliate. Ho parlato a lungo con Crosetto. C’è stato un equivoco, nel senso che, secondo me, il ministro non ha letto subito il libro. Il provvedimento disciplinare secondo me non è stato giusto. Ma sembra che sia stato un percorso perverso per cui mettendosi così chiaramente contro di lui, Crosetto ha limitato i danni dell’azione che poteva venire dalla gerarchia militare. Il male minore, io l’ho mezzo interpretato così”.
Ha concluso Sgarbi.