Scoperto nuovo insetto sull'Isola d'Elba: ai cittadini il compito di scegliere il nome

Una recente scoperta nel regno degli insetti ha catturato l'attenzione degli scienziati entomologi, che ora si rivolgono al pubblico per battezzare una nuova specie di embiottero scoperta sull'Isola d'Elba, in provincia di Livorno. La World Biodiversity Association (Wba), il Nat Lab, e il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano stanno promuovendo un sondaggio per coinvolgere i cittadini nella scelta del nome per questa recente scoperta.

Gli studi effettuati

Gli entomologi, con il prezioso supporto del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e in collaborazione con il Nat Lab (Museo Naturalistico dell'Arcipelago Toscano), hanno condotto nuovi studi che hanno portato alla scoperta di questa nuova specie nel territorio di Porto Azzurro. La specie, secondo gli esperti, è quasi certamente autoctona e potrebbe essere endemica dell'area, ovvero esclusiva proprio di queste zone.

Attualmente in fase di descrizione, la nuova specie è oggetto di uno studio curato da Paolo Fontana e Leonardo Forbicioni, che sarà pubblicato in un articolo scientifico sulle attuali conoscenze degli embiotteri dell'Arcipelago Toscano. Fino ad oggi, gli Embiotteri nell'Arcipelago Toscano sono stati oggetto di scarso studio, e solo due specie erano precedentemente conosciute.

I nomi proposti

I nomi proposti nel sondaggio, che riflettono l'importanza della biodiversità nell'area, sono: "Embia delle isole" (Embia insularum), "Embia dell'Isola d'Elba" (Embia Ilvana), e "Embia della biodiversità" (Embia biodiversitatis). Gli scienziati sperano che coinvolgere il pubblico nella scelta del nome contribuirà a sensibilizzare sull'importanza della conservazione della fauna e della flora nell'Arcipelago Toscano.

Il sondaggio è aperto a tutti i cittadini interessati e sarà accessibile attraverso i canali online del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. La nuova specie di embiottero rappresenta una testimonianza della ricchezza biologica dell'area, e il suo nome sarà un tributo alla collaborazione tra scienziati e comunità nella scoperta e nella conservazione della biodiversità.