Principe Diouf: "Dormivo per strada ed ero un venditore ambulante, poi la svolta ed una nuova vita in palestra a tempo di musica"
L'articolo pubblicato sul settimanale BisenzioSette nell'edizione andata in edicola il 29 luglio scorso.
Principe Diouf: "Dormivo per strada ed ero un venditore ambulante, poi la svolta ed una nuova vita in palestra a tempo di musica"
«Dormivo per strada e per tempo ho girovagato per Firenze come venditore ambulante poi è arrivata la svolta e oramai da anni la mia vita è cambiata, diventando un istruttore in palestra. Il segreto? Non ho mai smesso di credere in me stesso».
Il sorriso di Principe Diouf, 45 anni, tra i maestri più popolari nelle palestre fiorentine, è contagioso. Da settembre inizierà a collaborare presso la palestra “I Well” di via Raffaello Sanzio dopo la chiusura della palestra Restart di Capalle dove collaborava già da tempo.
Ha saputo reagire per non rimanere ai margini della società
La sua è una storia che merita di essere raccontata, non solo per la girandola di peripezie vissute ma anche (e soprattutto) per l’energia, l’impegno e la determinazione che ha saputo esprimere dopo giorni, settimane e mesi di incertezze (e di paure). Una storia di successo, certo, di chi, arrivato in Italia, per la precisione a Firenze, anziché rimanere ai margini della società, ha saputo mettersi in gioco sovvertendo ogni stereotipo, dimostrando tutto il suo valore.
«Oggi - ha raccontato Diouf - vivo nel Valdarno e lavoro in alcune palestre come maestro di Zumba e di Strong Nation, un allenamento cardio ad alta intensità che al ritmo di musica coinvolgente riesce a far bruciare diverse calorie e tonificare ogni muscolo corporeo. Sono nato in Senegal e per anni ho lavorato come elettricista in una grande azienda ma ho sempre custodito il sogno di venire in Italia per dare una svolta alla mia vita. Inizialmente, sbarcando in Europa, mi sono fermato per due anni in Francia e poi a 26 anni sono arrivato in Italia, prima a Genova e poi, grazie ad alcuni amici che già qui risiedevano, sono arrivato a Firenze, una città magica della quale mi sono subito innamorato. Ma mi sono spostato anche in Trentino, Basilicata e Potenza, sempre cercando un lavoro. Per molto tempo ho dormito per strada, ero un venditore ambulante. Solo dopo, con l’ottenimento del permesso di soggiorno, ho prima lavorato come magazziniere e poi in alcuni negozi di moda di Firenze occupandomi dell’accoglienza (e della sicurezza) all’ingresso delle boutique dell’alta moda fiorentina».
Per Diouf arriva, dunque, la prima svolta, dopo aver lavorato praticamente per strada, inizia a recarsi nei negozi dell’alta moda, elegantissimo, in giacca e cravatta ma, pur essendo felice per aver trovato un lavoro stabile e remunerativo, sente che non è questa la sua strada ed è pronto, ancora una volta, a compiere un nuovo ribaltone.
«Da sempre - ha spiegato ancora - ho amato il fitness, anche quando ero in Senegal mi allenavo in spiaggia o nella savana e cercavo di stare in forma. Così dopo aver trovato un lavoro stabile ho iniziato a frequentare dei corsi in palestra, mi allenavo spesso ed un giorno sono rimasto affascinato dalla musica e dall’entusiasmo che proveniva dalla sala dove si stava svolgendo il corso di Zumba. Vedevo che le persone uscivano felici dopo aver realizzato la serie di movimenti tradizionali dell’aerobica a tempo di musica afro-caraibica. Ho deciso di segnarmi al corso, mi sono ritrovato l’unico uomo iscritto tra 30 donne allieve e sono rimasto folgorato da questa disciplina in continua evoluzione decidendo di prendere il brevetto da istruttore».
E' maestro di Zumba e Strong Nation
Oggi Diouf è maestro di Zumba e di Strong Nation, ha progressivamente diminuito il suo precedente lavoro nelle boutique fiorentine ed ora si dedica interamente al lavoro in palestra.
«Tornare a percorrere le strade di Firenze dove ero un venditore ambulante - ha confidato - mi fa un certo effetto, non lo nego, ma sono felice, davvero soddisfatto, arrivato in Italia mi sono sempre da fare, ho sempre creduto in me stesso, cercando di realizzare i miei sogni e costruirmi una vita autonoma».
Ovviamente non ha dimenticato la sua terra, in Senegal ritorna appena è possibile e prima della pandemia si è recato, insieme ad una trainer, per insegnare a 30 istruttori senegalesi lo Strong Nation.
«Mi hanno omaggiato anche di un riconoscimento nel mio paese per aver portato questa nuova disciplina sportiva in Africa ma io l’ho fatto davvero con il cuore offrendo un’occasione di lavoro per tante persone della mia stessa città. Durante la pandemia, poi, ho svolto tanti corsi online, ovviamente gratuiti, si collegavano da tutto il mondo per partecipare, anche dall’America e da ogni angolo dell’Europa, parlavo 3 lingue per cercare di far comprendere i movimenti ed è stata una bella avventura. Ora sono contenuto di rimanere a Campi e di aver iniziato una nuova collaborazione con la palestra portando anche qui il mio programma di allenamento, a corpo libero, da eseguire a ritmo di brani musicali perfettamente sincronizzati con i movimenti. Qua, con Romina La Gorga e tutti gli altri maestri, mi sono subito sentito a casa e non vedo l’ora di iniziare».
Prima di salutarci il sorriso è smagliante. E’ il sorriso di chi si è tuffato in una nuova avventura e può dire di avercela fatta, vincendo paure e pregiudizi. Ma è anche il sorriso di chi ha trovato il coraggio per spiccare il volo come ci ha insegnato Luis Sepùlveda: «vola solo chi osa farlo».