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Pista ciclabile Vaiano, il comune recide il contratto. Opposizione: un pasticcio

Pista ciclabile Vaiano, il comune recide il contratto. Opposizione: un pasticcio
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Il Comune di Vaiano ha deciso di rescindere il contratto, affidato a Impresa Consorzio Artigiani Romagnolo società cooperativa di Rimini, a causa delle gravi inadempienze e dei ritardi registrati nel cantiere. Ripetuti ordini di servizio e richiami, con successive promesse di onorare gli impegni poi largamente disattese, non hanno prodotto il risultato sperato e l’unica strada percorribile è diventata quella della risoluzione del contratto.

(La foto in copertina è di fine giugno 2021).

Pista ciclabile Vaiano

“È un atto molto doloroso ma non avevamo alternativa viste le gravi e ripetute negligenze da parte dell’impresa appaltatrice.  il nostro obiettivo è completare i lavori che sono stati realizzati per il 50% continuando a garantirci i 590 mila euro di risorse regionali - sottolinea il sindaco Primo Bosi – ringrazio gli uffici comunali che hanno seguito il cantiere con grande attenzione e rigore. Tutto questo non è bastato però per raggiungere una via d’uscita efficace”.

Cosa accade adesso? Il sindaco Bosi annuncia che gli uffici comunali provvederanno a un nuovo affidamento utilizzando lo scorrimento della graduatoria.

Il progetto nasce da un protocollo d’intesa tra il Comune di Vaiano e quello di Prato che, insieme, hanno partecipato a un bando regionale per assicurarsi buona parte delle risorse necessarie. Il valore dell’affidamento è di oltre 800 mila euro (c’è stato un aumento in corso d’opera). I lavori, per la connessione della ciclabile tra Prato e Vaiano, di cui il Comune di Vaiano è stazione appaltante prevedevano la realizzazione dell’attraversamento sul Bisenzio e del percorso negli abitati di Camino e La Briglia.

L’affidamento è del giugno 2019. Nel giugno 2020 viene avviato un primo procedimento di risoluzione contrattuale che si interrompe a fronte delle controdeduzioni dell’impresa, vista la particolare situazione venutasi a creare a causa della pandemia.

Il Comune, concedendo varie proroghe alla conclusione dei lavori anche in considerazione dell’emergenza Covid, nel marzo 2021 ha stabilito il termine per il mese di luglio. L’amministrazione, tramite il responsabile del procedimento, a fronte di una nuova proroga richiesta nel mese di giugno ha opposto un deciso diniego.

Sono almeno una decina gli ordini di servizio – emessi in tempi diversi - con cui il Comune sollecita l’Impresa Consorzio artigiani Romagnolo a riprendere i lavori nel cantiere contestando presenza incostante oppure assenza ingiustificata. L’ultimo è del 24 agosto scorso.

Dunque l’esecuzione dei lavori, rispetto alle previsioni contrattuali, risulta gravemente ritardata a causa della negligenza dell’impresa appaltatrice. È questo il motivo che - messo nero su bianco sulla determina della responsabile dell’area Lavori pubblici e Patrimonio – porta alla risoluzione del contratto. Secondo il Comune, stazione appaltante, “l’appaltatrice si è resa sempre più inadempiente nei suoi obblighi contrattuali, sia in termini di atti preordinati all’esecuzione dei lavori, sia per il grave ritardo progressivamente accumulato nell’esecuzione degli stessi, arrivando a sospendere, in alcuni periodi, immotivatamente ogni attività senza lasciar presagire pertanto il compimento dell’opera”.

Il progetto della ciclabile Prato- Vaiano con la realizzazione del ponte di Camino prevede lo spostamento sulla riva destra con un percorso parallelo alla SR 325 che si immette nell’abitato de La Briglia, attraversa il giardino della Curia a valle di via Steriola arriva in piazza della Repubblica, in via Ciampi e infine in via Fattori dove si riallaccia alla ciclabile a nord dell’abitato. Il progetto presentato alla Regione per il finanziamento prevede anche aree di sosta per le biciclette sia alla stazione di porta al Serraglio che a quella di Vaiano.

L'opposizione attacca: un pasticcio

La Lista Vaianesi, da sempre contraria alla realizzazione di quest'opera con questo progetto, attacca.

L’ingloriosa fine (in attesa di un nuovo inizio) della vicenda del tracciato erroneamente e ostinatamente definito “pista ciclabile” di Camino e La Briglia è l’ulteriore dimostrazione che il mancato ascolto dei cittadini è uno dei grandi limiti della nostra amministrazione.

Chiunque, da noi della minoranza agli abitanti delle due frazioni, avrebbe capito mesi e mesi fa che la situazione era insostenibile, i ritardi enormi e il progetto sbagliato dall’inizio alla fine. Come Vaianesi siamo stati facili profeti fin da prima dell’assegnazione dei lavori, non tanto sulla azienda che si sarebbe assicurata l’opera (nel 2018 non si poteva certo sapere chi fosse) quanto proprio sulla genesi e lo sviluppo di un’idea che non aveva una logica: collegare due parti esistenti di una pista ciclabile con un tratto di percorso indefinibile che, per pendenze e tracciato, non può essere certo ritenuto “ciclabile”.

Ed invece sindaco e giunta hanno proseguito a testa bassa, ignorando l’evidenza e continuando a difendere l’indifendibile pur di non perdere il finanziamento elargito dalla Regione, altro ente colpevole dello sfacelo che si perpetua in quel luogo avendo finanziato un progetto palesemente errato.

Anche il maldestro tentativo di ridare a quei cento metri di strada una parvenza di sicurezza e percorribilità diminuendo la larghezza del marciapiede è un altro esempio di navigazione a vista su una strada che però è sempre più nebbiosa. E con un cantiere che, in 11 giorni, è avanzato di un metro e mezzo, forse due.

Il tutto nella speranza che la procedura di revoca dell’appalto alla ditta Impresa Consorzio Artigiani Romagnolo non porti il Comune di Vaiano di fronte a ricorsi, carte bollate e rinvii che pregiudicherebbero ulteriormente i tempi di conclusione di un lavoro nato male, sviluppato peggio e destinato a esito incerto.

Che altro deve succedere per avere dall’amministrazione uno “scusate, abbiamo sbagliato”??

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