l'analisi

Peretola, l'esultanza di Giani ed i tanti dubbi dell'opposizione aspettando il "Masterplan"

L'articolo uscito questa settimana su Bisenziosette che ripercorre le tappe che dovranno portare alla partenza del Masterplan per la "nuova" Peretola.

Peretola, l'esultanza di Giani ed i tanti dubbi dell'opposizione aspettando il "Masterplan"
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Questo, l'articolo uscito da venerdì 17 giugno sulle pagine di "Bisenziosette" nella cronaca di Campi Bisenzio.

Tra l'ottimismo dilagante e l'immancabile scetticismo dei diversi interlocutori sembra davvero essere arrivata la tanto attesa svolta su Peretola. L'ok, arrivato nel maggio scorso, da parte del Cda di Enac sulla nuova proposta riguardo la trasformazione della pista dello scalo gestito da Toscana Aeroporti rappresenta per tutti un significativo passo avanti capace di consegnare prospettive di sviluppo compatibile all’aeroporto Vespucci, riuscendo, almeno in parte, a placare le polemiche che comunque sono destinate a non finire.

Quale futuro per la pista di Peretola?

Anche se, come ribadito più volte dal presidente della regione Eugenio Giani, la soluzione trovata consente di poter fare un salto di qualità tenendo conto delle diverse esigenze.
Ma in cosa consiste esattamente la proposta approvata dall'Ente Nazionale per l'Aviazione? Nel via libera in merito all'ipotesi “pista accorciata” di 200 metri.

E dunque per un ampliamento totale di 2.200 metri con garanzia di copertura finanziaria per il contributostatale, richiedendo al Ministero il trasferimento delle somme residue rispetto a quelle già in bilancio Enac sino alla partecipazione di 150 mln su investimento di oltre 400 mln per lo sviluppo aeroportuale fiorentino.
La nuova pista secondo l'ipotesi lanciata nel confronto politico amministrativo dal presidente Giani e accolta da TA non sarà totalmente nuova: 200 metri saranno mangiati alla pista tuttora operativa e godrà di due km di asfalto declinati rispetto all'asse autostradale (accantonata l'ipotesi di 2.400 metri di pista tutta nuova).

Sospiro di sollievo da parte di Toscana Aeroporti (anche se l'accorciamento della pista di 200 metri e la “convergente declinata” per due km rispetto all'asse autostradale non è proprio la soluzione auspicata). Ma la tecnologia (nuovi velivoli) permette un potenziamento anche con la misura small. Adesso si aspetta che il nuovo masterplan sia varato.
E se da un parte è giusto dare risalto all'esultanza di Giani, consapevole di esser vicino ad ottenere un risultato storico che potrebbe connotare la sua legislatura e fargli acquisire potere anche dentro il Pd (potere secondo i più critici mai del tutto legittimato nè riconosciuto dai suoi colleghi), grazie soprattutto alla doppia strategia convergente perseguita dal Governatore per riuscire a trovare un accordo: da un lato, la pressione rivolta al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini e al presidente di Enac Pierluigi Di Palma; e nel contempo, la meticolosa tessitura di una tela relazionale con i sindaci dell’area Firenze-Prato strizzando contemporaneamente l’occhio a Pisa con progetti e attenzione al territorio.

Dall'altra parte, spicca la posizione polemica dell'opposizione, con FdI, che dopo il via libera di Enac alla valutazione tecnica preliminare del nuovo tracciato della pista aeroportuale, individua come prioritari due obiettivi che, secondo il partito d'opposizione, la Sinistra è stata incapace di realizzare in tutti questi anni di governo: liberare gli attuali abitati di Peretola, Quaracchi e Brozzi dai sorvoli continui e fastidiosi e costruire una pista all’avanguardia che non preveda dirottamenti costanti su altri scali.

La pista parallela convergente - lunga 2.400 metri, opzione “sconfitta” dalle liti interne allo stesso Pd -era la proposta più convincente sotto il profilo infrastrutturale e delle performance degli aeromobili.
Aspettiamo - affermano dai vertici regionali di FdI - di vedere se la nuova ipotesi diventerà effettivamente un progetto e se dimostrerà di rispondere alla necessità e allo sviluppo della città.
Da evidenziare inoltre l'ottimismo del sindaco di Firenze Dario Nardella, che di recente, ha affermato con toni lievemente polemici:

«Sulla pista di Peretola ci aspettiamo che Governo e Parlamento portino in fondo la norma che consentirebbe di estendere le semplificazioni burocratiche previste per le opere finanziate dal Pnrr. Secondo me siamo sulla buona strada».

«Credo che ci siano tanti diversi punti che ci permettono di essere ottimisti, incluso il clima di dialogo e di confronto positivo che si è innescato col presidente Giani e con i sindaci di Campi, Sesto e Prato - Emiliano Fossi, Lorenzo Falchi e Matteo Biffoni – ha poi aggiunto -. Un clima che si è basato sul confronto, ora aspettiamo che i sindaci possano vedere anche nel dettaglio il progetto».

Manfredi Pontello

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