"Operazione futuro", il percorso va avanti a Cantagallo
Prosegue la collaborazione per la "Cantagallo del futuro" con progetti davvero importanti per tutto il territorio.
A Cantagallo prosegue l’operazione futuro che vede alleati il Comune, il Pin e il dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze (corso di laurea in Pianificazione con sede a Prato).
L'impegno del Comune di Cantagallo con Pin e Architettura
L’impegno è quello di definire un piano di sviluppo integrato con il contributo dell’università che affermi la centralità della montagna e consenta di superare marginalità e disagio. È con questo obiettivo che è stato programmato un workshop didattico residenziale con docenti e 35 studenti di Architettura nel cuore della Riserva dell’Acquerino dal 16 al 31 maggio. Il tema su cui si lavorerà è chiaro: progettare la centralità della montagna.
Alla definizione del progetto hanno lavorato insieme il Comune, con il sindaco Guglielmo Bongiorno e Nicola Serini, responsabile del settore Gestione e Governo del Territorio, David Fanfani e Daniela Poli docenti del corso di Laurea in pianificazione. Il Comune di Cantagallo mette a disposizione 18 posti letto e lo spazio per 27 tende nello spazio del rifugio di Cave. Gli universitari che hanno deciso di partecipare sono già 25 ma c’è tempo fino all’8 maggio per iscriversi.
Dunque Cantagallo diventa il centro di un laboratorio per lo sviluppo del territorio. Il workshop propone quindi agli studenti un’esperienza diretta per costruire insieme agli attori locali una nuova visione progettuale, attrattiva, sostenibile e solidale della vita nell’alta valle del Bisenzio. Proprio per questo si sono già svolti una serie di incontri diretti con aziende e imprenditori, associazioni e realtà culturali.
L’obiettivo è promuovere una nuova centralità economica e sociale dell’alta Val di Bisenzio, come luogo ideale per una forma sostenibile di vivere e ri-abitare i luoghi, non più marginale, ma complementare, rispetto alla città. Per questo il workshop sarà finalizzato a raccogliere e “mettere a sistema” realtà e progettualità socioeconomica e dotazioni del patrimonio culturale ed ambientale