Negozi sommersi da montagne di cartone

Negozi sommersi da montagne di cartone
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Negozi sommersi da montagne di cartone a Campi Bisenzio. I titolari delle attività di gastronomia e macelleria dell’Indicatore e di Sant’Angelo protestano perché i giorni di raccolta porta a porta non sono sufficienti per rispondere alle esigenze dei punti vendita.

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Negozi sommersi da montagne di cartone

Montagne di scatole di cartone davanti al negozio non sono certo il miglior biglietto da visita per un esercizio commerciale, specialmente se il punto vendita in questione si occupa di prodotti alimentari. Eppure questa è la spiacevole situazione con cui si trovano a fare i conti alcune attività con l’entrata in vigore della raccolta dei rifiuti porta a porta.
Due le zone dove si sono verificati i problemi, Sant’Angelo e l’Indicatore. A segnalare il problema sono infatti Gianni Baroni e Paolo Presciuttini, titolari rispettivamente della Gastronomia Baroni e della Nuova Carni, attività che si trovano all’interno del Penny dell’Indicatore e di "Giorno per giorno", punto vendita inaugurato a settembre dello scorso anno in via Pistoiese, nella frazione di Sant'Angelo. Il problema come hanno spiegato i commercianti è nato dal fatto che attività come queste “producono” molto più cartone rispetto a quello di un’abitazione e che quindi un solo giorno di raccolta a settimana non è sufficiente per evitare che i rifiuti si accumulino.

La protesta

«Abbiamo lo stesso problema sia all’Indicatore che a Sant’Angelo ha spiegato Baroni - Passano solo una volta a settimana a ritirare i cartoni e le cassette che nel frattempo si ammassano. Non possono pretendere che qui si produca la stessa quantità di rifiuti di questo tipo che vengono prodotti in un appartamento. In queste settimane abbiamo contattato Alia più volte e mandato email per segnalare la situazione. Abbiamo chiesto se fosse almeno possibile avere dei bidoni più grandi perché di quelli che ci hanno dato ce ne vorrebbero al meno una settantina».

Segnalazioni che però, almeno fino a questo momento, non hanno avuto nessun effetto:

«Ci hanno risposto che questi sono i bidoni che distribuiscono - ha aggiunto il titolare della gastronomia - La situazione però non può andare avanti così, non possiamo tenere questi cumuli di spazzatura davanti ai negozi, è un fattore igienico».

Rischiano penali

Una situazione che mette quindi in difficoltà i negozianti e che rende difficile rispettare le regole:

«Oltretutto - hanno spiegato Baroni e Presciuttini - ci dicono che se i cartoni vengono lasciati fuori dai bidoni poi dobbiamo pagare le penali. E’ assurdo, noi chiediamo che ci venga portata via la spazzatura, non la prendono e poi dobbiamo anche pagare?».

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