Multiutility: ecco perché i conti non tornano
Il lato oscuro di un’operazione inquietante.
Multiutility: ecco perché i conti non tornano
Par fare soldi, per far fare soldi, per far fare soldi ai privati: se esistono altre prospettive, chiedo scusa, non le ho viste. Di abitanti, interessati per ora quasi due milioni, di buchi di bilancio delle società pubbliche un bel po’, di benefici per i contribuenti zero, di assemblee per spiegare ai cittadini il progetto della Multiutility dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti per l’area Firenze-Prato-Empoli- Pistoia neanche una.
Chiedo scusa a Giorgio Bocca per aver preso in prestito, adattandolo un po’, il celebre incipit del suo reportage da Vigevano per descrivere il boom economico, pubblicato dal quotidiano Il Giorno il 14 gennaio del 1962. Ma, anche se qui di boom c’è poco e niente, non esiste modo più efficace per sintetizzare il devastante progetto che nel silenzio sta interessando tutto il sistema distributivo dell’energia, del gas, dell’acqua e della raccolta dei rifiuti di Firenze, dell’Area metropolitana, del Pratese, dell’Empolese e del Pistoiese.
Un progetto che rischia di minare alle fondamenta un principio fondamentale, quello dei servizi a misura del cittadino.