Morso dal cane portato a passeggio: finisce all'ospedale
Due casi di cani mal gestiti hanno causato problemi
Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Figline e Incisa Valdarno (FI) hanno denunciato due persone a seguito di due episodi successi nel Comune di Figline e Incisa Valdarno (FI).
Il primo episodio è relativo ad una persona aggredita e morsa da un cane condotto al guinzaglio, ma senza museruola. Le ferite causate dai morsi del cane sono state curate al Pronto Soccorso dell’Ospedale Nuovo S. Maria alla Gruccia di San Giovanni Valdarno (AR) che ha dimesso la paziente con prognosi di 7 giorni.
Dagli accertamenti condotti dai CC Forestali è emerso che il cane è risultato regolarmente iscritto all’Anagrafe Canina Regionale, del fatto sono stati informati, per le valutazioni ed eventuali provvedimenti di competenza, la Sindaca del Comune di Figline e Incisa Valdarno ed il Servizio Igiene Urbana Veterinaria dell’Azienda ASL Toscana Centro di Firenze.
Il conduttore del cane è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per il reato punito e previsto dall’art. 590 del Codice Penale per lesioni personali colpose, per aver cagionato ad altri lesioni personali.
Il secondo caso, sempre nel Comune di Figline e Incisa Valdarno ha riguardato la non corretta gestione di alcuni cani. In particolare il continuo abbaiare dei cani, a causa della non corretta conduzione, ha causato, in più tempi, il disturbo dello svolgimento di attività quotidiane come studio o lavoro ed il riposo notturno e mattutino di molte persone che abitano vicino al luogo dove sono ubicati gli animali. Inoltre la non adeguata pulizia dei luoghi di custodia dei cani, in particolare della corte esterna dell’appartamento, ha provocato esalazioni maleodoranti provenienti dalle deiezioni degli animali che hanno causato molestie ai cittadini.
Per i fatti accertati è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria una persona per il reato punito e previsto dall’art. 659 del Codice Penale, per disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone e per il reato previsto e punito dall’art. 674 del Codice Penale (Getto pericoloso di cose), per aver provocato, tramite la non adeguata pulizia dei luoghi di custodia dei propri cani, in particolare della corte esterna dell’appartamento, esalazioni maleodoranti.