La protesta dei dottori all'Hub vaccinale di San Salvi: "Licenziati con un messaggio vocale dell'agenzia interinale"
Venerdì prossimo, in edicola su BisenzioSette, ampio approfondimento sulla vicenda.
La protesta dei dottori all'Hub vaccinale di San Salvi: "Licenziati con un messaggio vocale dell'agenzia interinale"
Una situazione inaccettabile. E' così che l'hanno descritta stamani alla nostra redazione i sanitari che operano presso l'hub vaccinale di San Salvi a Firenze.
L'azienda sanitaria Toscana Centro ha previsto, a partire dal 1° di novembre, una riduzione del 30% di tutto il personale finora in organico nei vari centri vaccinali dislocati sul territorio e proprio in queste ore, le agenzie interinali stanno comunicando ai vari dottori la conclusione del servizio. Una decisione che ha fatto letteralmente scoppiare una protesta tra il personale sanitario tanto che è stato subito annunciato il ricorso alle vie legali.
Il punto - hanno spiegato i dottori - è che secondo le direttive nazionali previste, le agenzie interinali avrebbero dovuto seguire il criterio dell'anzianità di servizio non rinnovando il contratto ai sanitari assunti per ultimi. A Firenze, però, il personale che opera nei vari centri vaccinali, è stato reperito da due agenzie interinali diverse, Umana e Synergie, e non è stata effettuata una graduatoria unica, come sarebbe stato necessario effettuare. Stamani molti di noi hanno ricevuto un messaggio vocale dall'agenzia interinale che ci ha informato che il contratto non sarebbe più stato rinnovato nonostante si vanti l'anzianità di servizio per rimanere all'interno dell'organico".
Gli operatori sanitari hanno denunciato, dunque, in primo luogo un danno economico che stanno patendo ingiustamente ma hanno anche segnalato le tante criticità che si andranno a palesarsi, da mercoledì prossimo, quando, dopo il giorno di festa di domani, presso il presidio di San Salvi, non opereranno più 28 sanitari ma appena 16.
Tutto questo - hanno detto - porterà gravi disservizi al centro vaccinale, con attese maggiori da parte dell'utenza e carichi di lavoro molto più duri per chi rimane ad operare. Molti di noi dovrebbero godere delle ferie ed ora sarà difficile, con la riduzione attuata, poter coprire i turni col personale in ferie. Stiamo lavorando nei centri vaccinali da quasi 2 anni, l'abbiamo fatto a Natale, Pasqua e per tutta l'estate. Molti di noi non hanno goduto nemmeno di un giorno di riposo fino ad oggi, ed ora questo licenziamento in tronco è davvero inspiegabile".
Al momento, l'apertura dei centri vaccinali è prevista fino al 31 dicembre di quest'anno. Ma nei prossimi 2 mesi a lavorare negli hub vi sarà un numero di sanitari ridotto, nonostante, con l'arrivo dell'inverno ed il picco delle vaccinazioni anti-influenzali, il lavoro sia destinato ad essere maggiore.
"Solo stamani – hanno detto – abbiamo effettuato presso l’hub di San Salvi oltre 300 vaccinazioni. Il lavoro, insomma, non manca ed anzi è destinato ad aumentare. Potremmo rimanere tutti a lavorare, senza alcun licenziamento, solo prevedendo il tempo parziale per ciascun operatore".
Da qui la decisione di rivolgersi alla stampa ed attivare subito le vie sindacali e legali.
A prendere in carico la questione è stato anche il dottor Piero Tozzi, vice-segretario e tesoriere della Federazione Sindacale Italiana dei Medici Uniti della Toscana ed operatore vaccinale, destinato a rimanere a casa da domani, benché abbia l'anzianità di servizio per rimanere nell'organico.
Venerdì prossimo, in edicola su BisenzioSette, ampio approfondimento sulla vicenda.