il caso scoppiato a empoli

Infermiere spiate in doccia, interviene anche il presidente della Regione Giani: “Fatto gravissimo”

Infermiere spiate in doccia, interviene anche il presidente della Regione Giani: “Fatto gravissimo”
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Choc e sconcerto a Empoli. Sono 100 le infermiere spiate attraverso una microcamera piazzata in una doccia degli spogliatoi dell'ospedale San Giuseppe.

Infermiere spiate in doccia

"Quanto accaduto all’ospedale di Empoli è un fatto gravissimo, un episodio che crea sconcerto e lede al dignità della persona. Confido nel lavoro della magistratura per una pena esemplare, una volta che le indagini delle forze dell’ordine consentiranno di individuare i responsabili”.

Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a commento dell’increscioso episodio, verificatosi all’ospedale San Giuseppe di Empoli, in provincia di Firenze, dove alcune infermiere sono stata spiate attraverso una microcamera, installata in una doccia degli spogliatoi.

“Il trauma vissuto dalle lavoratrici è la conseguenza di un atto di violenza contro le donne, un gesto esecrabile che va condannato con fermezza”.

Queste le parole del presidente della regione Eugenio Giani sul caso scoppiato ieri a Empoli, con un'intera città sotto choc e con profondo rammarico che si è svegliata questa mattina.

A scoprire la presenza della microcamera, è stata qualche giorno fa un'infermiera che, mentre faceva la doccia, si è accorta di un piccolo oggetto nero incastonato dentro la struttura della cabina, una specie di cerchietto sotto il miscelatore dell'acqua di cui pareva insolita la presenza e misteriosa la funzione. Sfilandolo, ha poi visto come si trattasse di una microcamera collegata a un cavo di rete presente nel muro. Da lì sono partite le indagini, ormai sono incorso da una settimana, che hanno portato i carabinieri a trovare e sequestrare un monitor, trovato all'altro capo della telecamera nascosta.

Al momento, è stato possibile scoprire che lo strumento elettronico per riprendere le immagini era stato connesso con uno schermo collocato in una stanza attigua, una sala usata dal personale di alcune aziende che hanno in affidamento appalti per servizi ospedalieri. Sia il locale con le docce sia quello in cui si trovava il monitor connesso alla telecamera si trovano al primo piano dell'ospedale, è luogo che si può raggiungere bene. Secondo altre informazioni pare che le immagini non venissero registrate ma anche su questo aspetto sono in corso indagini più approfondite.

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