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Il geologo toscano Luca Bindi vince la Neumann Medal 2023

Il geologo toscano Luca Bindi vince la Neumann Medal 2023
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Il geologo toscano Luca Bindi vince la Neumann Medal 2023

Un altro prestigioso riconoscimento, forse il più prestigioso, si inserisce nella bacheca del geologo Luca Bindi, ordinario di Mineralogia e attuale direttore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze. È la Neumann Medal, l'ambito riconoscimento della Mineralogical Society of the United Kingdom and Ireland, intitolato alla ricercatrice Barbara Neumann in ricordo dei suoi studi pioneristici sulle argille e sui materiali artificiali. A rendere particolarmente prestigioso questo riconoscimento per Bindi, il fatto che nessun italiano c'era mai riuscito prima: è la prima volta che la Neumann Medal va a un ricercatore italiano per l’eccellenza della sua carriera scientifica.

Luca Bindi, nato a Prato 51 anni fa, era balzato agli onori delle cronache circa cinque per i suoi studi sui quasicristalli, studi che gli erano valsi attenzione e premi, tra cui quello per le Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, assegnatogli dall'Accademia nazionale dei Lincei e ricevuto direttamente dalle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Ma cosa sono i quasicristalli? da definizione, sono materiali costituiti da una struttura atomica intermedia tra una fase vetrosa non periodica e una perfettamente regolare e periodica quale quella dei cristalli. Semplificando sono materiali a metà tra lo stato cristallino e quello vetroso di origine extraterrestre, ma che oggi possono essere oggi riprodotti in laboratorio, tanto che senza accorgercene li utilizziamo giornalmente, si pensi alla parte antiaderente di una padella o a quelle laterali di una lametta, rese meno taglienti proprio dai quasicristalli. Da essi, inoltre, si può generare uno smalto liquido che consente agli aerei di essere invisibili ai radar.

Nel corso degli ultimi anni, l'attività del professor Bindi si è fatta sempre più intensa con nuove incredibili scoperte, come quella dell'elgoresyte, un materiale probabilmente proveniente da Marte di cui fino a pochi anni fa si poteva solo sospettare l'esistenza e che Bindi aveva rinvenuto in meteorite caduto in Cina nell'aprile 1986.

Ora, proprio pochi mesi dopo aver scoperto il suo centesimo minerale, il ferrofettelite, arriva l'autorevole riconoscimento per il geologo toscano, che sarà inoltre chiamato nel 2023 a tenere una lecture alla Royal Society. Il suo nome si aggiunge a quello di importanti scienziati del settore come Oelkers, Hawkesworth, Hawthorne, Carmichael, Carpenter e Salje.

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