Firenze, anche il Viminale mette al bando le keybox: il check-in andrà fatto di persona
Una circolare del governo si unisce alla delibera della giunta di Firenze: il self check-in spesso usato per gli affitti brevi è ora vietato
Dopo il provvedimento di Firenze ecco quello del Governo. Dal Viminale è partita una circolare che ha vietato il self check-in. Non sono state nominate direttamente le keybox - tanto prese di mira nell'ultimo periodo - ma il documento del dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno inviato a tutte le Prefetture del Paese le ha difatti messe al bando.
La stretta del Governo
Le nuove direttive impongono quindi un check-in effettuato di persona. Niente controllo da remoto, niente documenti inviati per email o whatsapp e di conseguenza nessuna pulsantiera per prendere le chiavi della propria camera senza bisogno della presenza fissa dell'host. Diventa obbligatorio dunque il "contatto umano", la presenza del locatore sul posto. Ciò per garantire la necessita dell' "Autorità della Pubblica Sicurezza di avere la conoscenza aggiornata degli alloggiati".
La misura - del 18 novembre e con immediata applicabilità - riguarda tutti i tipi di strutture ricettive, ma è plausibile che il suo impatto ricadrà maggiormente sugli appartamenti turistici dati in affitto breve, simbolo dell'overtourism, uno dei temi più chiacchierati nella stessa Firenze. Proprio nel capoluogo toscano le key-box erano già state bandite all'interno della delibera dall'oggetto "Misure per la gestione dell’impatto fisico, sociale e ambientale del turismo nella Città di Firenze", un piano in 10 punti per il turismo sostenibile in città a partire dal 2025.
Come a Firenze, la circolare del Viminale influenzerà i comportamenti dei locatori anche nel resto d'Italia. A parlarne è il nostro portale NewsPrima, con un focus sull'argomento a livello nazionale.
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