Da Siena giovane palestinese di 28 anni, lancia raccolta fondi per aiutare la sua famiglia a Gaza
“Non posso più continuare a guardare in silenzio ciò che sta accadendo alla mia famiglia a Gaza”
"Non posso più continuare a guardare in silenzio ciò che sta accadendo alla mia famiglia a Gaza".
Scrive così su GoFundMe Leen Abusaid, 28 anni, nata e cresciuta a Gaza, da quattro anni a Siena, dove lavora come addetta alle relazioni internazionali presso l'Università di Siena.
Un appello disperato
"Per aiutare la mia famiglia, sto facendo tutto il possibile per portarla via da Gaza, in un luogo sicuro dove c'è la speranza di costruire un futuro, ma i miei sforzi individuali non sono sufficienti. È necessario il sostegno della comunità - scrive Leen -
Vi prego di aiutarmi a coordinare la partenza da Gaza di 9 membri della mia amata famiglia, il prima possibile: 4 nipoti, i miei genitori anziani, i miei 2 fratelli e mia cognata. Vivono sotto una grande minaccia di morte a causa delle bombe, della fame, delle malattie e della paura. Ho perso 5 cugini. Abbiamo perso la nostra casa a Gaza” è l’appello preoccupato della giovane".
La solidarietà e la vicinanza intorno a Leen e alla sua famiglia non si è fatta attendere e al momento sono stati donati quasi 8mila euro.
"Il denaro raccolto servirà esclusivamente a finanziare i loro alloggi temporanei e bisogni essenziali per la sopravvivenza. Le cure mediche per le malattie croniche e per le ferite riportate durante i bombardamenti, il trasferimento in Egitto. Farò del mio meglio per farli venire in Italia. Sono tutti ben istruiti, quindi non avranno problemi a integrarsi e a trovare lavoro. Soprattutto, credo che meritiamo di vivere finalmente insieme, dopo tutta questa sofferenza" - spiega Leen.
Una famiglia che sta vivendo tra le bombe
"Mia mamma è una donna di 69 anni forte e generosa, che mi ha insegnato ad amare la vita e a creare speranza - scrive ancora Leen - Mio padre è un medico in pensione di 80 anni che ha dedicato tutta la sua carriera al servizio della comunità palestinese. Per 10 anni ha gestito un'organizzazione di beneficenza a Gaza chiamata "Sanabel" dove ha curato centinaia di bambini quasi gratuitamente, dopo l'orario di lavoro. Sono particolarmente preoccupata per gli anziani e i bambini della mia famiglia".
Ho perso cinque cugini e abbiamo perso la nostra casa a Gaza. La mia famiglia non può trovare nemmeno le medicine più semplici - racconta nel suo appello - I miei nipoti, I 16, 12 e 7 anni, sono terrorizzati".
Per chi volesse contribuire la raccolta fondi è raggiungibile al link.
https://gf.me/v/c/gfm/help-me-save-my-family-from-gaza