Consiglio comunale, meno assenze con le sezioni on line: la classifica nell’era covid
Le “sessioni online” indotte dalle restrizioni anti-contagio sembrerebbero aver ridotto le assenze, perlomeno a livello generale
Le “sessioni online” indotte dalle restrizioni anti-contagio sembrerebbero aver ridotto le assenze, perlomeno a livello generale. Ed aver paradossalmente incentivato la “produttività”, concentrando la discussione in meno commissioni e consigli nell’ottica di una ottimizzazione delle tempistiche richiesta dalla pandemia. Ma chi è stato il consigliere meno presente in questa prima metà di 2021? Silvia Norcia, pur trattandosi diassenze giustificate. Sono le ultime curiosità che emergono dal consiglio comunale, nell’imminenza della coincidenza con il secondo anniversario dell’insediamento. Questo primo semestre è stato caratterizzato dal “consiglio da remoto”, con la tecnologia che ha consentito anche nel momento peggiore dell’emergenza-covid19 lo svolgimento delle sessioni. In alcuni casi, anzi, si è rivelato un mezzo utile per alcuni consiglieri che a volte avevano difficoltà nel presenziare in virtù della loro occupazione, e che grazie alla piattaforma telematica sono riusciti a non saltare nemmeno una seduta. Un sistema che ha pro e contro, ovviamente: talvolta ha causato qualche inconveniente di troppo (al momento di votare mozioni e ordini del giorno) in base alla connessione internet che non sempre ha consentito di votare per tempo. E verrà mantenuto sicuramente almeno sino alla metà del mese, in attesa che un miglioramento ulteriore del quadro possa portare nuovamente allo svolgimento “in presenza”. Al momento in cui andiamo in stampa, risultano sedici sedute svoltesi nel 2021 e il dato positivo è che tutti i consiglieri hanno presenziato almeno al 75% dei lavori consiliari. Nessun “assenteista seriale” quindi, diversamente da quanto in alcune circostanze è accaduto in altre realtà locali o nazionali: ogni esponente del consiglio appare ben consapevole del proprio ruolo di rappresentanza che si sostanzia nella presenza nelle sedi deputate allo scopo (e senza voler cadere nella trappola della demagogia, con i tempi che corrono questa premessa appare tutt’altro che scontata). Esaurita la premessa, ad aver fatto registrare il maggior numero di “mancate presenze” (giustificate) si direbbe la consigliera di Demos Silvia Norcia: l’ex-Pd ha saltato quattro sessioni su sedici. Una statistica inusuale, visto che al “giro di boa” della scorsa estate aveva presenziato a tutte le sedute svoltesi dall’inizio della legislatura alla metà del 2020, saltandone solo una. Sul secondo gradino del podio troveremmo cinque esponenti, tutti a quota due assenze: i “dem” Antonio Facchi e Matilde Rosati, la consigliera della Lista Biffoni Teresa Lin, il consigliere del Centrodestra Leonardo Soldi e il consigliere de “Lo Sport per Prato” Enrico Romei. Un’assenza a testa per il presidente delconsiglio Gabriele Alberti (Pd) gli altri democratici Claudia Longobardi e Maurizio Calussi, gli esponenti del Centrodestra Claudiu Stanasel ed Eva Betti e il leghista Marco Curcio. Una seduta l’avrebbe persa anche il consigliere di maggioranza Giannetto Fanelli, ma con la scelta di collegarsi per partecipare ai lavori della commissione lo scorso aprile, quando era ricoverato all’ex-Creaf in convalescenza dopo aver contratto il coronavirus, ha indubbiamente lanciato un segnale positivo. Sono risultati poi sempre presenti, da gennaio allo scorso mercoledì, Claudio Belgiorno (capogruppo Fratelli d’Italia) Marco Biagioni (Pd) Tommaso Cocci (FdI) Martina Guerrini (Pd) Mirko Lafranceschina (capogruppo Centrodestra) Sandra Mugnaioni (capogruppo Demos) Patrizia Ovattoni (capogruppo Lega) Giacomo Sbolgi (consigliere indipendente, ma tesserato Italia Viva) Lorenzo Tinagli (Pd) Elena Bartolozzi (Pd) Monia Faltoni (Pd) Marilena Garnier (capogruppo di Garnier per Prato) Silvia La Vita (Movimento 5 Stelle) Marco Sapia (capogruppo Pd) Carmine Maioriello (capogruppo Movimento 5 Stelle) Rosanna Sciumbata (capogruppo Lista Biffoni) Daniele Spada (capogruppo Lista Spada) Paola Tassi (Pd) e Marco Wong (Pd). Facendo invece un passo indietro allo scorso 1 gennaio, sul sito del Comune otterremmo dati ancor più specifici. Se paragonassimo il primo anno e mezzo di questa legislatura con lo stesso periodo della precedente vediamo che il lavoro è quasi raddoppiato quasi a parità di sedute: tra mozioni e ordini del giorno al momento in questa legislatura sono stati vagliati 104 atti contro i 68 del precedente mandato. Nello specifico le mozioni approvate sono 33, quelle respinte 38, gli ordini del giorno approvati 24, i respinti 9. Idem dicesi per le commissioni, che nei medesimi lassi di tempo si sono riunite in meno occasioni. La commissione 1 (affari generali, personale, sistema informativo) si è riunita 31 volte, 23 in meno del precedente mandato. La 2 (sviluppo economico, finanze, patrimonio) conta 91 sedute, 21 in meno. La 3 (sicurezza, mobilità, lavori pubblici) si è riunita 75 volte, 2 in più del precedente periodo, ed è l'unica delle sei. La 4 (urbanistica, ambiente e protezione civile) ha 112 riunioni, 26 in meno. La 5 (sociale, cultura, scuola, immigrazione, giovani) conta 96 sedute, 5 in meno dei predecessori; stessa diminuzione per la 6, Controllo e garanzia che si è riunita 29 volte. Il web ha quindi contribuito nonostante tutto a massimizzare il rendimento e a ridimensionare le assenze, almeno sul piano logistico. Un “trend” che sarà mantenuto anche al ritorno tra i banchi?