Ciclista cinese che fa il giro del mondo si infortuna a Prato e viene supportato dai suoi concittadini
Ciclista cinese che fa il giro del mondo si infortuna a Prato e viene supportato dai suoi concittadini. Volontari di molte associazioni di cittadini cinesi coinvolte e coordinate da Ramunion Italia.
Ciclista infortunato soccorso dai suoi concittadini
Wang Renqiu, classe 1987, è un cittadino cinese della regione dell’Hunan e sta facendo il giro del mondo in bicicletta. È partito dalla Cina prima dell’inizio della pandemia, in oltre cinquecento giorni ha attraversato l’Asia e l’Europa Centrale, si è avventurato fino alla Danimarca per poi tornare verso sud e arrivare in Italia. Qui, a Prato, ha avuto un incidente domestico, nella casa che lo ospitava, cadendo dalle scale ed è stato ricoverato in ospedale, per poi essere dimesso ma con prognosi di un mese, prima di potersi rimettere sui pedali. Wang Renqiu non parla italiano, anzi parla esclusivamente cinese. Lo seguono in questa avventura due gregari che fanno il viaggio insieme a lui, supportati da un camper, Zhang Xiye, concittadino dell’Hunan nato nel 1989 e Yang Mingjie, classe 1987, conosciuto a Barcellona dove vive e che ha deciso di unirsi al gruppo di cicloamatori cinesi intenti a fare il giro per il mondo. L’Associazione Generale Ramunion Italia, venuta a conoscenza della storia di Wang, del suo incidente avvenuto a Prato e della sua condizione di difficoltà, è intervenuta recandosi a trovare lo sportivo cinese, donandogli dispositivi di protezione individuale e per l’igienizzazione degli ambienti e un piccolo aiuto in denaro, visto che da lungo tempo si trova lontano da casa.
"È lodevole – ha affermato il presidente di Ramunion Italia, Luca Zhou Long – che un nostro concittadino tenti un’impresa così ardua come il giro del mondo in bicicletta. Ci è molto dispiaciuto abbia avuto un incidente domestico proprio a Prato e per questo abbiamo deciso di sostenerlo e di far conoscere la sua storia pubblicamente”. Da parte sua Wang Renqui, ringraziando per il supporto ricevuto, ha dichiarato: “Non appena guarito ripartirò per concludere il mio progetto, per portare l’amore che in cina abbiamo per il ciclismo in giro per il mondo”.
Oltre all’Associazione Generale Ramunion Italia, hanno partecipato all’intervento l’Associazione dei Giovani Imprenditori in Europa, la Confederation of Fujian Associations Europe, l’Associazione Impresa Fujianese in Italia, l’Associazione Cinese di Lishui in Italia, l’Associazione Wencheng del Centro Italia e l’Associazione Imprenditori Cinesi. I volontari coinvolti sono stati: Zhou long, Hu Jianbing, Huang Qinhai, Lin Yong, Jin Dengpan, Dong Xuegan, Hu Lixi, Zhan Hongda, Huang Miaomiao e Zhu Leilei.