Settore lapideo

Carrara, "I cavatori hanno caldo il venerdì". Lo scivolone di Confindustra fa arrabbiare i sindacati

Il capo degli industriali attacca l’ordinanza anti-afa della sindaca: "Abbiamo creme solari e sali minerali". Le parti sociali: "Vergognoso"

Carrara, "I cavatori hanno caldo il venerdì". Lo scivolone di Confindustra fa arrabbiare i sindacati
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Ancora polemiche per il settore lapideo di Carrara. Il capogruppo della locale sezione di Confindustria Fabrizio Santucci ha commentato  l’ordinanza della sindaca Serena Arrighi che prevede lo stop al lavoro all’aperto nelle ore torride, scatenando la furia dei sindacati. 

"Hanno caldo soprattutto il venerdì"

Queste le sue parole:

"In cava tutti noi abbiamo il termometro, i sali minerali, le creme protettive 50. Quando i gradi arrivano a 32 gli operai possono anche non lavorare". E alla domanda se possono o devono ha risposto che "se vogliono ci sono anche gli ombrelloni. Ad esempio per venerdì è già previsto lo stop. Guarda caso le giornate più calde come gli scioperi sono tutte a ridosso del sabato".

Fabrizio Santucci

"Noi non andiamo al mare con lo yacht"

Immediata la risposta della Cgil, con il segretario Cgil Nicola Del Vecchio che parla di commento vergognoso.

"Non bastava Franchi, arriva Santucci che fa commenti che denotano il totale disprezzo per i lavoratori. I lavoratori quando scioperano come è avvenuto per le dichiarazioni di Franchi o per il rinnovo del contratto integrativo, ci rimettono il proprio salario e non vanno al mare sui propri yacht. Noi non ci stancheremo mai di ribadire che le alte temperature sono una minaccia per la salute e la vita e la dignità dei lavoratori vengono prima di qualsiasi profitto", tuona.

L'ordinanza della discordia

La forbice tra imprese e tessuto sociale è dunque sempre più ampia. Un pasticciaccio destinato a montare fra operai e classe imprenditoriale. Con sullo sfondo l'ordinanza sul caldo, contestata peraltro dalla Cisl. Il segretario di area vasta Andrea Figaia se la prende infatti con la sindaca dichiarando di non essere stato interpellato nella scelta: si dice basito per l'ordinanza non discussa preventivamente così come stabilito nel protocollo stipulato con il Comune e i sindacati.

"Non è serio, sembra che il Comune privilegi il rapporto con una sola sigla sindacale", chiosa.

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