Caro vita insostenibile

Aumentano i prezzi di bus e tramvia: "Rincari vergognosi senza il miglioramento del servizio"

Giani frena le polemiche: "Non è un rincaro è l'adeguamento dei prezzi secondo il contratto stipulato con Autolinee Toscane"

Aumentano i prezzi di bus e tramvia: "Rincari vergognosi senza il miglioramento del servizio"
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Non bastassero gli aumenti (in alcuni spropositati) delle materie prime, dopo il salasso subito dalle famiglie italiane con le bollette, ora in Toscana i rincari sono previsti anche per il prezzo dei biglietti del trasporto pubblico. Dal 1 agosto 2023, infatti, il costo di una corsa semplice sia sul bus o sulla tranvia a Firenze, passa da 1.50 euro a 1.70 ed è esteso ai titoli di viaggio per tratti urbani, extraurbani in tutta la regione. 

Gli incrementi sono in media di oltre il 10 per cento, con l’eccezione del biglietto comprato a bordo del pullman che passa da 2.50 euro a 3, la corsa rimane valida per 90 minuti. Erano cinque anni che non si registravano rincari dei mezzi pubblici. 

L’adeguamento delle tariffe è previsto dal contratto di servizio con Autolinee Toscane, gestore unico del trasporto pubblico, in cui ogni anni si calcolano aggiornamenti dei prezzi in base alle rilevazioni Istat. 

Chi, per anticipare il rialzo dei prezzi, comprerà un carnet di biglietti prima dell’entrata in vigore delle nuove tariffe, potrà utilizzarli entro l’inizio del 2024, precisamente il 31 gennaio 2024. Sul sito di Autolinee Toscane viene anche specificato che chi viaggerà a bordo dei bus con biglietti con la vecchia tariffa rischierà la multa. Diverso è per gli abbonamenti annuali comprati prima del 1 agosto 2023, che saranno validi fino alla naturale scadenza.

Ovviamente, gli aumenti hanno acceso le polemiche e il dibattito politico. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha provato a gettare acqua sul fuoco: “Non si tratta di rincari, non è la parola giusta da usare - ha dichiarato    -. Le nuove tariffe sono l’attuazione delle disposizioni che sono nel contratto stipulato con con Autolinee Toscane, per l’adeguamento Istat. Ad esempio a Firenze il prezzo del biglietto è molto inferiore rispetto ad altre città. Da quando la Regione ha fatto l’appalto unico è come se i Comuni le avessero affidato tutto alla Regione e la Regione mette 660 milioni per il trasporto marittimo, ferroviario e bus. Non so proprio cosa ci dovrebbe fare di più”. 

Per Forza Italia necessaria la "disobbedienza civile"

Dura invece la posizione di Marco Stella, consigliere regionale di Forza Italia: “Ho presentato una mozione e un emendamento al Piano regionale di sviluppo per chiedere che venga immediatamente sospeso l’adeguamento delle tariffe relative ai titoli di viaggio e che vengano quindi lasciati invariati i prezzi dei biglietti. È assurdo che Autolinee Toscana abbia chiesto una cosa del genere a fronte di un servizio con enormi criticità e lo è ancor più il fatto che la Regione abbia detto sì, con un atto di giunta. Ho invitato i cittadini alla disubbidienza civile – ha proseguito Stella - ovvero a non pagare la maggiorazione. Poche settimane fa Regione e Autolinee Toscane hanno presentato insieme uno studio, pagato proprio da At, che indicava a sorpresa un altissimo gradimento del servizio fra gli utenti. E ora fanno scattare gli aumenti. È una cosa vergognosa, soprattutto in un momento in cui le famiglie sono in enorme difficoltà economica, mentre si dice di voler incoraggiare il trasporto pubblico e a fronte del costo del carburante diminuito, con un risparmio per i gestori del servizio bus”.

Critiche anche da sinistra

Il presidente del quartiere 4 di Firenze ha affidato a Facebook una sua dichiarazione sul tema: “E’ inaccettabile l'aumento senza un miglioramento del servizio e a fronte dei tanti disagi. La tramvia funziona bene, ma senza un servizio bus dignitoso si mette in discussione il diritto alla mobilità dei cittadini. Aumentando il costo non si fa che peggiorare la situazione colpendo prima di tutto chi ha meno capacità economiche”. L'assessore all'ambiente Andrea Giorgio ha invece chiesto un incontro urgente ad Autolinee Toscane e all'assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli. “Il rialzo crei prezzi è inaccettabile senza un miglioramento del servizio. Capiamo le esigenze legate al post-Covid ma siamo da mesi in attesa che AT garantisca un servizio più efficiente”. 

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