dopo l'atteso "si"

Accordo Gkn di Campi Bisenzio, la soddisfazione del Presidente Eugenio Giani

Il commento del Governatore della Toscana, Eugenio Giani, all'indomani dell'accordo per la Gkn di Campi Bisenzio.

Accordo Gkn di Campi Bisenzio, la soddisfazione del Presidente Eugenio Giani
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Soddisfazione per l’accordo raggiunto su Gkn, per la tenuta complessiva del tavolo con tutti i soggetti presenti e per gli scenari che si aprono sul futuro dello stabilimento di Campi Bisenzio e dei lavoratori coinvolti. E’ quanto esprime Eugenio Giani, che ieri ha partecipato alla lunga seduta del tavolo Mise.

Accordo per la Gkn, la soddisfazione di Eugenio Giani

“E’ un accordo molto importante e positivo, un motivo di soddisfazione per tutto il territorio – afferma - ; ringrazio i lavoratori della Gkn per il comportamento di assoluta maturità e serietà che hanno tenuto con i loro organi di rappresentanza; il sindacato, Cgil, Cisl e Uil, ha seguito costantemente a livello locale e nazionale questa vicenda, arrivando, con la Fiom e il ricorso ex articolo 28 dello Statuto dei lavoratori, a determinare una situazione che poi ha fatto venire un imprenditore che io giudico serio e che sta facendo proposte e accordi che danno un futuro a Gkn e che comunque ha rilevato la proprietà della società”.

“L’accordo di ieri sera è molto ponderato e molto meditato: impegna la Regione sul piano della formazione per la riconversione e noi metteremo le risorse  e l’impegno per favorire questo processo”, conclude il presidente.

In base all’accordo al tavolo Mise, a metà febbraio Francesco Borgomeo comunicherà con vincolo di riservatezza i soggetti interessati alla reindustrializzazione del sito ex Gkn di Campi Bisenzio, oggi QF. Entro la fine di marzo le proposte sugli elementi essenziali del piano industriale saranno portate a conoscenza di tutti i soggetti del tavolo. QF s’impegna  a non accettare proposte che non rispettino i criteri definiti nell’accordo, in primis la garanzia di continuità contrattuale per tutti i lavoratori anche durante il percorso “ponte” che consentirà di arrivare alla reindustrializzazione. Secondo l’accordo i lavoratori durante l’intero processo saranno comunque tutelati da ammortizzatori sociali finalizzati a gestire la transizione.

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