Spaccio di droga all'ex Tintoria del sole

Si spezzi sul nascere la situazione di spaccio di droga presente nei pressi dell’ex tintoria del Sole di Via Alfieri, nuovamente occupata da decine di sfollati. E’ questa la richiesta di Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia e Angelo-Victor Caruso, coordinatore comunale azzurro. In questi giorni, spiegano i due esponenti azzurri, alcuni residenti di Via Castronella e di altre zone nei pressi dell’ex tintoria del Sole, ci hanno segnalato che l’ex tintoria, del quale da tempo ne chiediamo una completa messa in sicurezza, è stata nuovamente occupata da decine di sfollati. Non solo, proprio davanti ai cancelli della tintoria, e talvolta anche presso i campi prospicenti tra via Alfieri e Via Castronella, gli occupanti, a tutte le ore del giorno e della notte, sono dediti a spacciare. I residenti segnalano un via vai continuo, un pellegrinaggio di persone di tutte le età che si fermano con la propria auto per incontrare gli occupanti dello stabile e acquistare dosi di droga. Ovviamente il tutto avviene senza alcun dispositivo di sicurezza personale, tanto caro e necessario in questo periodo. Una vera e propria situazione esplosiva che sta esasperando i residenti che da dalle proprie finestre assistono quotidianamente a questa fiera dell’illegalità.

La situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, continuano Gandola e Caruso, non può farci sottacere nemmeno la situazione di pericolo che deriva dal fatto che tali occupanti, non si sa se nomadi o irregolari, non si curano delle procedure di distanziamento sociale previste dalle norme, né tantomeno utilizzano dispositivi di protezione personale che possano in qualche modo tutelare loro e gli altri con i quali vengono a contatto. Per questo Forza Italia rinnova l’invito all’amministrazione comunale affinché con l'aiuto delle Forze di Polizia intervenga celermente per smantellare questo giro di spaccio che sta davvero preoccupando i residenti della zona. L’ex Tintoria del Sole, concludono Gandola e Caruso, va nuovamente liberata dagli attuali occupanti ponendo fine, una volta per tutte, a questa sarabanda di illegalità. La struttura, oramai da anni, nonostante i tanti appelli, continua ad essere meta prediletta di persone, gruppi di minorenni e malintenzionati. L’amministrazione comunale deve chiedere alla proprietà, con una specifica ordinanza, una completa bonifica di tutta la zona e la messa in sicurezza dell’edificio mai avvenuta completamente dopo aver provveduto solamente a serrare gli accessi delle finestre dell’immobile del primo e secondo piano. Dopo oltre 10 ani di abbandono, aggiungono Gandola e Caruso, sarebbe davvero l’ora di dar vita a quel processo di riconversione dell’area tante volte comunicato con annunci rimasti ogni volta sulla carta.