Sequestrati oltre 10mila capi di abbigliamento

Sequestrati oltre 10mila capi di abbigliamento
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Sequestrati oltre 10mila capi di abbigliamento

Nell’ambito di una mirata attività di contrasto alla commercializzazione di prodotti recanti
marchi di fabbrica contraffatti, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze hanno individuato un’azienda dell’hinterland fiorentino che è risultata coinvolta in un illecito traffico di prodotti contraffatti riconducibili a note griffe “dell’urban stile” (Armani, Burberry, Calvin Klein, Fred Perry, Guess, Pirex, Ralph Laurent, StoneIsland e Hugo Boss…). L’attività condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Firenze ha portato al sequestro di oltre 10.400 capi ed accessori, che, immessi sul mercato, avrebbero potuto portare a un profitto illecito superiore ai 100.000 euro. Il sospetto della frode è emerso, in particolare, proprio sulla base delle caratteristiche dei capi di abbigliamento e degli accessori oggetto di commercializzazione. Venivano, infatti, posti in vendita, anche in forma ambulante, tutte le novità della primavera-estate 2019 con grande attenzione non solo ai brand già affermati ma anche alle intuizioni creative dei marchi emergenti, a prezzi decisamente al di sotto della media di mercato. Gli accertamenti svolti hanno permesso di localizzare il magazzino dove erano stoccati i prodotti, ove una perquisizione locale ha portato a scoprire un vero e proprio supermercato del falso, con capi di abbigliamento e accessori delle più note aziende della moda Il responsabile, di nazionalità italiana, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Firenze per i reati di ricettazione, detenzione e commercializzazione di prodotti con segni falsi (artt. 474 e 648 del codice penale). L’attività eseguita si inquadra nel più ampio dispositivo predisposto a livello provinciale
dalla Guardia di Finanza, finalizzato a contrastare fenomeni di illegalità economico-
finanziaria, quali l’abusivismo commerciale e la contraffazione.

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