Campi Bisenzio, Spaccio di droga: le reazioni dei politici
Tutti d’accordo: «E’ necessario fare di più»
Come era inevitabile l’inchiesta pubblicata sulle pagine di Bisenziosette sulla presenza di una forte e crescente attività di spaccio di droga ha innescato un dibattito politico tra le diverse forze in campo. «L’inchiesta sullo spaccio e il consumo di droga nel nostro Comune – ha precisato Lorenzo Ballerini, capogruppo di Campi a sinistra – ha fotografato chiaramente il difficile momento che il nostro territorio sta vivendo. Per questo motivo sono convinto che solo un approccio a tutto tondo, con interventi di lungo respiro, possa davvero risultare utile per tentare di risolvere un problema che riguarda la nostra città ma non solo. È impensabile credere o sperare di trovare una soluzione nella repressione, nel controllo del territorio attraverso l’installazione di telecamere, nella chiusura dei varchi per accedere in questo caso alla ex Tintoria del Sole o in altri stabili abbandonati. Certo – ha spiegato - i controlli sono elemento integrante della risposta ma il primo passo da fare dovrebbe essere quello di riorganizzare un lavoro di rete fra istituzioni, associazionismo, Serd e realtà del settore al fine di capire e comprendere il fenomeno non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche da quello sociale».
«La questione del degrado nell'ex tintoria del sole di via Alfieri – ha invece commentato Maria Serena Quercioli, capogruppo di Liberi di cambiare – riguarda una proprietà privata ed è uguale a situazioni che si sono già verificate in passato a Campi Bisenzio e non risolte: due esempi, l'ex Ausonia e l'ex Happyland. Nel caso dell'ex tintoria era stato presentato un piano di recupero con destinazione residenziale, commerciale e verde pubblico. Un progetto all'insegna dell'ecosostenibilità, sbandierato come una “conquista” dei laboratori partecipativi. Nulla è stato realizzato. Far murare con le ordinanze porte e finestre non risolve il degrado, sposta solo il problema più in là. Il Comune di Campi pare non vedere il problema e quindi, purtroppo, senza azioni concrete e decise non cambierà niente». Ad ammettere l’esistenza del fenomeno è stato anche Lorenzo Galletti, capogruppo del partito democratico: «Dal nostro punto di vista, le direzioni con cui combattere questo annoso problema sono tre. La prima è quella securitaria, con l’installazione di una videosorveglianza ed un maggior controllo del territorio. L’altra è la direzione della rigenerazione urbana per recuperare l’immobile dell’ex tintoria del sole per il quale esiste già un progetto. Il suo recupero – ha aggiunto il capogruppo Dem – sarà inserito nel piano operativo comunale che stiamo aggiornando in questi mesi per sottrarre quello spazio alla criminalità ed allo spaccio. La terza misura, infine, è quella educativa. In questi anni lo Stato ha fatto molto sul lato repressivo, con risultati peraltro negativi, incidendo poco sull’educazione senza comprendere come mai un numero sempre maggiore di persone faccia ricorso all’uso di sostanze stupefacenti. Occorre dunque aumentare le politiche educative non solo nei confronti dei giovani». Secondo il gruppo di opposizione Si-Fare città il problema dello spaccio di droga non è solo circoscritto alla zona della tintoria del sole o al centro della città ma si estende anche a Capalle. «Da tanti mesi – ha commentato il capogruppo Daniele Matteini – segnaliamo l’attività di spaccio, praticata alla luce del sole, sul ponticino di via Pantano mentre altre attività sospette si perpetuano anche presso l’ex casa cantoniera di proprietà dell’Anas, al confine con l’autostrada Firenze–Mare. Oltre ad un rafforzamento dell’attività delle forze di polizia – ha aggiunto – crediamo sia opportuno un maggior controllo del territorio anche da parte degli agenti della Polizia municipale il cui organico sarà rinforzato a breve con l’ingresso di nuovi agenti». Per Forza Italia, infine, è stata superata da troppo tempo la misura: «la fiorente attività di spaccio – ha dichiarato Paolo Gandola, capogruppo azzurro – è oramai esercitata alla luce del sole nel cuore del centro storico campigiano martoriando tante altre zone della città. Per questo ci sentiamo di rinnovare l’invito all’amministrazione comunale e ai Carabinieri, polizia, guardia di finanza e vigili urbani di intervenire celermente per smantellare questo giro di spaccio in tutte quelle piazze che sono diventate negli ultimi mesi la roccaforte della droga».