elezioni regionali

Aeroporto Firenze: «Non è tema divisorio. Se faremo squadra ne guadagneremo tutti»

Il programma di Eugenio Giani, candidato centrosinistra a governatore della Toscana.

Aeroporto Firenze: «Non è tema divisorio. Se faremo squadra ne guadagneremo tutti»
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Aeroporto Firenze: «Non è tema divisorio. Se faremo squadra ne guadagneremo tutti»

 

Mette la sanità al centro del programma elettorale, considera i sondaggi soddisfacenti anche senza l’accordo con il Movimento cinque stelle, difende a spada tratta il lavoro del segretario del Pd Nicola Zingaretti. Siena, sabato scorso in Piazza del Campo. E’ passato mezzogiorno quando Eugenio Giani comincia a tessere la tela della sua campagna elettorale per le elezioni regionali di settembre. Il candidato del centrosinistra, alle 10.30 è intervenuto con  Simone Bezzini ad un incontro organizzato dal Partito democratico senese proprio sul tema sanità. Dopo conferenza stampa in un locale del centro.                                                Prima di andare avanti è necessario aprire una parentesi, che significa tornare a domenica. Quando il Corriere Fiorentino pubblica una intervista in cui Giani dichiara che «il mio avversario è Salvini che si porta dietro al guinzaglio una candidata». Ovvero l’ex sindaco di Cascina ed oggi europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi. Si alza il polverone. «Con Salvini ho un rapporto di lealtà, perché ha creduto in me quando in pochi ci credevano. Giani invece coi suoi capi ha un rapporto di sudditanza» ha replicato Ceccardi, aggiungendo che «sono dove sono perché ho ricevuto i voti della gente, perché ho ribaltato un sistema di potere dopo decenni, mentre, nel frattempo, lui a quel sistema si prostrava».

Lega e centrodestra hanno accusato Giani di sessismo

Lega e centrodestra accusano Giani di sessismo, la vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, parla di «linguaggio pieno di disprezzo e misoginia». Domenica sera Giani è tornato sulla questione, sostenendo di non accettare «lezioni da un partito fondato sul culto del maschio forte al comando che svilisce i propri candidati utilizzandoli per fini che non hanno niente a che vedere con i temi politici e amministrativi che interessano la Toscana. Sono centrali nei miei programmi i diritti delle donne, le politiche di genere, la creazione di una società che superi ogni pregiudizio, temi fondamentali per tutta la mia coalizione».                                                                          Rieccoci a sabato dunque. Con la presenza pubblica in Mps che per Giani «deve prolungarsi e mi piacerebbe - ha aggiunto - che fosse la banca della ricostruzione» dopo le conseguenze della pandemia da Coronavirus. Sulla sanità nessuna rivoluzione per il sistema delle Usl, ma in caso di successo elettorale, Giani promette sei mesi di una commissione di analisi formata da tecnici ed amministratori per definire accorgimenti e portare avanti una fase di ascolto. «Mai come oggi il Covid ci ha fatto capire quanto la sanità territoriale sia importante, così come l’assistenza agli anziani». Accanto a Giani siede il consigliere regionale uscente, e prossimo alla ricandidatura, Simone Bezzini, che coglie l’occasione per ribadire di aver sollecitato la Usl Toscana Sud Est a «riprendere l’iter per il nuovo pronto soccorso dell’ospedale di Campostaggia a Poggibonsi, che serve la Val d’Elsa senese e fiorentina».

Il rilancio del ruolo della sanità territoriale

Giani annuisce e condivide. «La prossima dovrà essere anche la legislatura che rilancia il ruolo della sanità territoriale». L’auspicio di entrambi è che «vada a compimento il grande progetto di riqualificazione strutturale e tecnologica delle Scotte». L’ospedale dove è ricoverato Alex Zanardi. «La gestione sanitaria è stata perfetta - ha detto Giani - speriamo che torni lo Zanardi che tutti conoscevamo».
Nel Suo programma non mancherà attenzione alle infrastrutture. L’Autopalio, ad esempio, arteria fondamentale da Siena a Firenze per migliaia di pendolari. Non sono mancate le proteste per la gestione di Anas e la lentezza dei lavori. Lei che cosa propone?
«E’ una strada di importanza regionale. Io dico no a manutenzioni singhiozzo, occorre una struttura agile in mano alla Regione».
Che tipo di struttura?
«Penso che la Regione, che è proprietaria della Autopalio, debba trovare un proprio strumento operativo per poter fare investimenti».
Quale sarebbe il vantaggio?
«Faccio un esempio: sulla Fi-Pi-Li ci sono dieci autovelox che portano circa 16 milioni l’anno gestiti dalla Città metropolitana di Firenze a cui la Regione ha affidato la strada. Ma se io istituisco la Toscana Strade Spa, quei soldi li utilizzo anche per la Autopalio oltre che per la Fi-Pi-Li».
Il Chianti, con i Comuni di Greve, Barberino Tavarnelle e San Casciano, si candidata per essere inserito nella lista dei siti del Patrimonio Unesco: che ruolo avrà la Regione?
«Mi ci impegnerò a fondo. Il percorso è lungo ma se dovessi diventare presidente sono pronto ad andare a Bruxelles e Ginevra perché il Chianti diventi Patrimonio Unesco. Lo è già nei fatti».
L’ex sindaco di San Casciano, Massimiliano Pescini, sarà uno dei candidati in lista al Consiglio regionale? Ha pensato a lui per qualche ruolo in particolare?
«Prematuro parlare di assessori e di come sarà composta la squadra. A Pescini, che si candiderà nel collegio del Chianti fiorentino, faccio i miei migliori auguri. Massimiliano è una persona di grande competenza, esperienza ed umanità».

Aeroporto di Peretola

Si farà l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola? Sarà un tema divisivo all’interno del Pd?
«No, sarà un tema di unità. Peretola e Pisa stanno svolgendo una funzione di reciproco supporto molto importante. Gli investimenti della Toscana Aeroporti sono per 60 milioni per rifare l’aerostazione di Pisa e di contribuire alla nuova pista di Firenze. Se riusciremo a fare squadra ne guadagneremo tutti. E’ il salto di qualità».
Il raddoppio della ferrovia Pistoia-Montecatini sembra essere abbastanza indietro con le tempistiche e si parla almeno di metà 2020. Che cosa si può impegnare a fare per cercare di anticipare la conclusione dei lavori?
«Rappresenta una priorità assoluta. Dobbiamo impegnarci perché spingerebbe in avanti i collegamenti su ferro, sarebbe una opportunità per chi oggi è costretto a prendere la macchina. I due binari da Firenze a Viareggio sono una priorità assoluta per la Toscana».

Inceneritore di Montale

Inceneritore di Montale e discarica del Cassero a Serravalle: favorevole ad una chiusura anticipata? Il primo, da calendario, nel 2023, mentre la seconda nel 2029.
«Sono favorevole alla chiusura. Quello di Montale è un inceneritore di prima generazione, i cittadini hanno atteso e si deve dare ragione alla loro attesa perché venisse chiuso».
Esistono tempi e modi per un accordo con i 5 Stelle?
«Li rispetto ed ho sempre cercato il dialogo, ma quando il nostro partito ha lanciato un messaggio nei confronti del Movimento 5 stelle ho visto molta freddezza».
Insomma, è improbabile un’intesa.
«Giusto che ognuno sottolinei i propri programmi. I sondaggi ci dicono che possiamo essere fortemente vincenti anche nei limiti della coalizione così come è adesso. Voglio vivere una campagna elettorale di dialogo coi 5Stelle ma penso sia chiusa la fase in cui rimettere in ballo le caratteristiche della coalizione».
Lei è in stretto contatto con Stefano Bonaccini. Ha l’ambizione di guidare il Pd in futuro?
«Bonaccini è una grande risorsa per il Pd e per il centrosinistra. Lui stesso mi ha confermato di essere concentrato sull’Emilia Romagna e sul ruolo, importantissimo, di presidente della Conferenza delle regioni».
Come giudica le critiche del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, al segretario Nicola Zingaretti? Serve davvero una nuova leadership al Pd?
«Avrei evitato quelle affermazioni. Zingaretti sta rivestendo un ruolo importante come segretario inclusivo: sono rientrati nel Pd dai moderati a chi è a sinistra. Il partito cresce».
Che rapporto ha con Zingaretti?
«Ho trovato un riferimento di spessore. Sono positivamente colpito da come sta svolgendo il ruolo di segretario».

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