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Indaga la Polizia
Prato, auto incendiata: accanto lasciata una bara con la foto del proprietario
I malviiventi sono arrivati a piedi, forse lasciando un furgone in zona. La foto del proprietario della macchina, un cinese, era sistemata in una cornice
Due uomini, a volto coperto, che portano a spalla la bara e la lasciano accanto all’auto, una Hyundai, a cui poi danno fuoco. E’ quanto si vede in un video girato dalle telecamere di sorveglianza del Wall Art Hotel di viale della Repubblica a Prato che immortalano il momento precedente all’incendio che ha distrutto un auto ino sota nel parcheggio pubblico vicino all’albergo.
La bara accanto all'auto
Accanto alla macchina incendiata c’era una bara, una cassa da morto vera e non finta, fortunatamente vuota, con sopra una fotografia, messa all’interno di una cornice e appoggiata con il suo cavalletto sopra sul coperchio della cassa. Incredibile. Se non fosse un episodio così grave verrebbe da pensare a uno scherzo goliardico, ma viste le modalità mafiose, non pare proprio lo sia. Anche perché la foto ritraeva un cittadino di origine cinese, che in quel momento dormiva nell’albero, e che è il proprietario dell’auto incendiata.
Il videoservizio di Italia7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
L'intervento di Polizia e Vigili del Fuoco
A scoprire i dettagli del macabro ritrovamento è stata la polizia, intervenuta su richiesta dei vigili del fuoco. Sono stati i pompieri a dover aprire la cassa da morto: gli investigatori hanno temuto che al suo interno potesse veramente esserci un cadavere. Del fatto è stata informata la procura che ha subito affidato le indagini alla squadra mobile. Al momento gli inquirenti mantengono il massimo riserbo.
Qual è il movente? E dove è stata presa la bara?
E poi c’è da capire il movente. Chi è il cinese destinatario dell’avvertimento? Secondo quanto appreso, l’uomo sarebbe un imprenditore tessile con uno stabilimento a Campi Bisenzio. Ha interessi a Prato? E di che tipo? La Polizia sta cercando risposte a queste domande, insieme a un altro dubbio: dove i due (o chi per loro) hanno preso la cassa da morto? Possibile che nessuno li abbia notati mentre la sistemavano sulla pubblica via di Prato?
