"CITTÀ È FERITA"

Delitto Viareggio, parla il sindaco Del Ghingaro: "Non siamo la città della violenza. Niente giustifica questo gesto"

"Non possiamo in alcun modo giustificare la “giustizia fai da te”. Una vita è stata spezzata", così il primo cittadino di Viareggio

Delitto Viareggio, parla il sindaco Del Ghingaro: "Non siamo la città della violenza. Niente giustifica questo gesto"
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"Viareggio non è la città della vendetta: è una città solidale che rifugge qualsiasi tipo di violenza. Ha una storia di libertà e di inclusione che rivendica sempre con orgoglio".
Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio, si è espresso così sul delitto di via Coppini, dove l'imprenditrice Cinzia Dal Pino ha investito ed ucciso Said Malkoun, il quale poco prima le aveva rubato la borsa.
"Il grave fatto di cronaca nera che in questi giorni fa discutere l’Italia intera, ha scosso la nostra comunità nel profondo: le immagini, violentissime, riprese dalle telecamere di sicurezza e rimandate in tutti i tg, nazionali e non, hanno mostrato un episodio che non può e non deve descrivere la nostra città. Vergognosamente si sono alzati cori sguaiati di chi inneggia alla “legge del taglione”: tifoserie e strumentalizzazioni politiche che disegnano una città violenta che non esiste".
"Come Istituzioni democraticamente elette, non possiamo in alcun modo giustificare la “giustizia fai da te” - ha proseguito il primo cittadino del comune della provincia di Lucca -. Occorre invece il rispetto delle leggi: un principio che vale per tutti. C’è bisogno di una politica, che sia ferma nelle regole ma non lasci indietro nessuno. Servono prevenzione e quando è necessario repressione, ma niente può giustificare un gesto così efferato perché in uno Stato di diritto ogni persona ha la stessa dignità e lo stesso valore".
"Le indagini in corso chiariranno tutti gli aspetti e stabiliranno responsabilità e pene, ma resta il fatto che una vita è stata spezzata - ha concluso Del Ghingaro -. Le tragedie come questa meritano riflessione e silenzio. E rispetto dovuto a tanto dolore. Le istituzioni e le forze dell’ordine hanno adesso il compito di collaborare per ridare fiducia e speranza ad una città profondamente ferita: per rasserenare l’orizzonte delle donne e degli uomini di Viareggio, e sono tanti, che credono nella giustizia e nella democrazia".
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