Dove si guadagna di più: la classifica delle città con gli stipendi più alti. Firenze prima in Toscana, Grosseto maglia nera
Il report si basa sulla retribuzione media annua e il numero medio di giornate retribuite. La Toscana è al 10° posto tra le regioni
Come ogni anno la CGIA di Mestre ha pubblicato un report sulla situazione degli stipendi in Italia, ponendo l'attenzione sulla disparità che continua a persistere tra le Regioni del Nord e quelle del Sud della nostra Penisola. La differenza, infatti, sta tutta nel dato della retribuzione media giornaliera lorda: 101 euro per i lavoratori settentrionali, 75 euro per i colleghi meridionali.
Tra i due, quindi, c'è una distanza del 35%, dovuta sostanzialmente alla produttività del lavoro che al Nord è superiore del 34% rispetto al Sud. Attraverso questi dati, l'Associazione Artigiani e Piccole Imprese stila annualmente una classifica dei territori regionali e provinciali più operosi e retribuiti.
Stipendi: le ragioni delle differenze tra Nord e Sud
L'ultima elaborazione realizzata dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre, su dati INPS e ISTAT del 2022, ripropone una vecchia questione: gli squilibri retributivi presenti tra le diverse aree del nostro Paese, in particolare tra Nord e Sud, ma molto evidente anche quelli tra le aree urbane e quelle rurali.
A livello regionale, infatti, i dipendenti della Lombardia, in cima alla classifica delle regioni in base alla retribuzione media annua,guadagnano in media 28.354 euro lordi all'anno, mentre in Calabria la cifra si riduce a 14.960 euro, poco più della metà. Anche qui la produttività oraria incide: 45,7 euro per ora lavorata in Lombardia contro i 29,7 euro in Calabria.
Nell'analizzare lo squilibrio di stipendi tra Nord e Sud, la CGIA di Mestre trova delle risposte in molteplici fattori:
- Le imprese più grandi e remunerative, spesso multinazionali e società finanziarie, si concentrano al Nord, dove il personale è generalmente più qualificato e altamente retribuito
- Il fenomeno del lavoro non regolamentato, diffuso nel Sud, contribuisce a comprimere ulteriormente i salari nei settori tradizionalmente più colpiti, come l’agricoltura e i servizi alla persona
- La scarsa diffusione della contrattazione decentrata in Italia impedisce ai salari di mantenere il passo con l’inflazione contribuendo a un divario retributivo rispetto agli altri Paesi
Il quadro in Toscana
Per quanto riguarda la Toscana il quadro che emerge piazza la nostra Regione nell'esatta metà della classifica nazionale, al 10° posto per retribuzione media giornaliera dei lavoratori. Un dato costruito con la retribuzione media annua e il numero medio di giornate retribuite. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio le statistiche delle nostre province.
Posizione in Italia per retribuzione media annua | Province | Retribuzione media annua (euro) |
Retribuzione media giornaliera (euro)
|
25 | Firenze | 23.687 | 94,36 |
34 | Pisa | 22.465 | 88,95 |
35 | Siena | 22.270 | 90,17 |
43 | Arezzo | 21.271 | 82,87 |
44 | Lucca | 21.266 | 88,70 |
50 | Massa Carrara | 20.300 | 83,90 |
51 | Pistoia | 20.281 | 81,08 |
56 | Livorno | 19.769 | 85,85 |
61 | Prato | 19.061 | 75,13 |
83 | Grosseto | 16.698 | 76,04 |
La più in alto in classifica risulta essere Firenze, al 25° posto in Italia, con una retribuzione media annua di €23.687, giornaliera di €94,36. Seguono poi le coppie ravvicinate Pisa (34°) e Siena (35°) e Arezzo (43°) e Lucca (44°). Una dopo l'altra anche Massa Carrara (50°) e Pistoia (51°), poi Livorno al 56°. Chiudono la classifica toscana Prato al 61° e la staccatissima Grosseto all'83°.