Tragedia nel Fiume Bruna, 36enne muore annegato davanti alla compagna

La vittima si chiamava Doumbia Moussa ed era di origine somala. Stava cercando refrigerio in un caldo pomeriggio di luglio

Tragedia nel Fiume Bruna, 36enne muore annegato davanti alla compagna
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Cercava un po' di refrigerio per proteggersi dall'afa incessante di un primo pomeriggio estivo. Nella giornata di domenica 21 luglio 2024, aveva deciso di recarsi assieme alla compagna lungo la riva del fiume Bruna, più precisamente a Bozzone, località situata nel comune di Castiglione della Pescaia al confine con il territorio di Gavorrano.

Nessuno si sarebbe potuto immaginare un simile tragico epilogo di giornata. Durante il bagno in acqua, il 36enne si è trovato in difficoltà, con la ragazza costretta a chiamare subito i soccorsi.

Vani i soccorsi

Sul posto attorno alle 15 sono arrivate l'ambulanza della Croce Rossa da Gavorrano e l'auto medica da Grosseto, poco dopo è stato avvertito anche l'elisoccorso Pegaso. Le sue condizioni erano però già disperate al momento del loro arrivo. Il personale sanitario ha tentato il possibile per salvarlo ma per l'uomo non c'è stato niente da fare. Il 36enne è morto davanti alla compagna.

Stando allo stesso personale intervenuto, l'uomo sarebbe morto per annegamento, al momento ancora la causa più probabile. Restano da chiarire invece altri particolari della vicenda. Sapeva nuotare ed è annegato in un punto dove l'acqua non era alta. Ha avuto dunque un malore improvviso accasciandosi privo di sensi in acqua? Domande a cui sarà possibile rispondere solo con eventuali ulteriori accertamenti.

Chi era la vittima

La vittima si chiamava Doumbia Moussa ed aveva 36 anni. Di origine somala e figlio di un generale, era fuggito dalla guerra civile combattuta nel suo Paese giungendo in Toscana e più precisamente a Grosseto. Nella frazione di Braccagni aveva trovato lavoro in un'officina meccanica, peraltro poco distante dal luogo dell'incidente.

L'annegamento a Palazzuolo

La notizia della morte di Moussa fa eco a quella del 28enne tunisino Salsedine, morto annegato nel fiume Senio a Palazzuolo, in provincia di Firenze. Anche in questo caso il giovane si era recato presso il corso d'acqua per cercare refrigerio dal caldo pomeridiano.

Era in compagnia di amici quando si è tuffato, senza poi più riemergere. Da chiarire anche per il 28enne le precise cause dell'annegamento, con l'ipotesi del malore tra quelle maggiormente avanzate.

LA NOTIZIA COMPLETA: Si tuffa nel fiume per rinfrescarsi ma non riemerge più: morto 28enne a Palazzuolo sul Senio

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