Laura è una giornalista

Il nonno ordinò la strage nazista di San Polo (Arezzo): verrà a chiedere scusa ai parenti delle vittime

In lacrime, la nipote del colonnello annuncia che domenica 14 luglio parteciperà all'ottantesimo anniversario dell'eccidio

Il nonno ordinò la strage nazista di San Polo (Arezzo): verrà a chiedere scusa ai parenti delle vittime
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E' scoppiata in un pianto commosso dopo aver raccontato di essere venuta a conoscenza che il nonno dette l'ordine ai militari tedeschi in ritirata di uccidere 80 persone il 14 luglio del 1944 a San Polo, frazione delle colline che circondano Arezzo, strage avvenuta due giorni prima della liberazione della città.

Le lacrime da remoto

È accaduto a Civitella in Valdichiana (Arezzo) durante un convegno sulle stragi naziste cui oltre allo storico Carlo Gentile ed i giornalisti tedeschi Udo Gumpel e Christiane Kohl - i due che hanno lavorato più sulle stragi di Civitella, San Polo e Sant'Anna di Stazzema - ha partecipato in conference dalla Germania la nipote del colonnello Wolf Ewert che ordinò la strage di San Polo.

La volontà di scusarsi con tutti

 Laura, che di professione fa la giornalista, ha detto di aver scoperto per caso la storia di suo nonno, storia che la riempie di tristezza, dolore e vergogna e che adesso vuole raccontarla al figlio, agli amici e sul giornale in cui lavora.

L'arrivo in Italia per l'anniversario della strage

Intanto ha annunciato che domenica prossima, 14 luglio, sarà ad Arezzo per l'ottantesimo anniversario della strage a chiedere perdono ai discendenti delle persone uccise che, peraltro, furono costrette, come raccontato durante il convegno, a scavarsi la fossa prima di essere uccisi. Laura non ha retto poi all'impatto emotivo del racconto e delle immagini chiudendo il collegamento con un pianto a dirotto.

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