Stupro a Chianciano: esposto degli avvocati della vittima contro la Federscherma, che replica subito
I legali della giovane uzbeka: "Assurdo nessun procedimento disciplinare". La risposta: "Sempre corretti e trasparenti"
La vicenda è quella della schermitrice uzbeka che denunciò di essere stata abusata sessualmente durante un ritiro a Chianciano Terme (Siena) nell’agosto 2023: da allora, secondo quanto denuncia il suo legale, la Giustizia sportiva non preso nessun provvedimento nei confronti dei due giovani schermidori indagati dalla Procura di Siena per violenza di gruppo.
"La Federscherma agisca senza aspettare la giustizia ordinaria"
"Abbiamo depositato un esposto alla procura della Federscherma e per conoscenza al procuratore generale dello Sport, Ugo Taucer, al fine di accertare le responsabilità disciplinari dei due schermidori. In casi così gravi non si possono attendere i tempi della giustizia ordinaria", dice l'avvocato Luciano Guidarelli che assiste, in collaborazione l'associazione ChangeTheGame, la giovane atleta, all'epoca dei fatti minorenne.
“Su quanto avvenuto, fino ad oggi, la Fis non ha mosso un dito - prosegue il legale -. Solo uno degli schermidori si è autosospeso per una sola gara. La mia assistita non è stata mai ascoltata e a nulla sono serviti i miei solleciti”.
La risposta dei dirigenti
La Fis però non ci sta e a stretto giro di posta ha replicato attraverso un comunicato in cui spiega la propria posizione, quella di non aver mai deciso di fermare i due atleti indagati.
"La Federazione Italiana Scherma, in merito all'inchiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena e a seguito di alcune dichiarazioni a mezzo stampa - si legge nella nota - ribadisce, con totale fermezza, la correttezza, la trasparenza e la responsabilità del proprio operato, nel rispetto delle regole, dell'indipendenza della Giustizia sportiva, dei ruoli e del Diritto".
"Non ci sono nuovi elementi per la sospensione degli atleti"
"Dinanzi alla totale inesistenza di qualsivoglia nuovo elemento, neppure a seguito dell'incidente probatorio celebratosi a Siena, la Fis - prosegue la nota - respinge ogni tipo di accusa e rivendica l'assoluta correttezza del proprio operato, che ribadisce essere, così come lo è stato fin dall'inizio, responsabile e volto alla tutela dei più basilari - e per la Federazione Italiana Scherma irrinunciabili - diritti, della denunciante e di tutti gli altri soggetti a diverso titolo coinvolti"