Superpippo Inzaghi prova a far sognare Pisa. Lapadula il primo obiettivo

Era nell'aria da diversi giorni ma adesso è ufficiale. Inzaghi è il nuovo allenatore del Pisa. Si tratta ovviamente di Superpippo, che ha firmato con i nerazzurri un contratto biennale fino al 2026 e arriva in Toscana con grande voglia di rivincita e rivalsa, ripartendo ancora una volta dalla Serie B, campionato in cui ha fatto vedere le miglior cose da allenatore.

Centrando la promozione dei record con il Benevento nella stagione 2019-2020,  e ridando il sogno serie A alla Reggina, annata 2022-2023, quando portò la squadra al settimo posto e disputando i play off che anticiparono però il fallimento.

Scelto fortemente dal nuovo direttore sportivo Vaira, Inzaghi sarà accompagnato da Maurizio D’Angelo (Allenatore in seconda), Luca Alimonta (Preparatore Atletico), Daniele Cominotti (Preparatore Atletico) e Simone Baggio (Collaboratore Tecnico). Il neo tecnico e il neo Ds saranno presentati alla stampa la prossima settimana, poi la partenza per il ritiro di Bormio in Valtellina che  che andrà avanti dal 14 al 28 luglio.

Il tecnico che da giovanissimo guidò anche il Milan arriva da un'ultima stagione infelice alla Salernitana, con appena sedici partite al timone e dieci punti conquistati sui 17 totali della squadra. Adesso una nuova, stimolante, sfida in una piazza che ha salutato senza troppi rimpianti Alberto Aquilani, arrivato dalla Fiorentina, ma mai in grado di entrare in empatia con il tifo. A Inzaghi il compito di rialzare i nerazzurri, in un'estate che lo ha visto nei giorni scorsi sposarsi con la moglie Angela a Formentera in una location da sogno e con tanti amici ex compagni di squadra.

Dopo la breve luna di miele, di nuovo in campo, ripartendo probabilmente dal 3-5-2, con grande voglia di far segnare gli attaccanti: in chiave mercato Lapadula è un nome molto chiacchierato, così come Viola, entrambi avuti a Benevento e in uscita dal Cagliari. La prima mossa sarà però valutare i tanti giocatori in rosa: sono quaranta tra rientranti dai presiti e giocatori tesserati. Decisamente troppi,