Università di Firenze, Stella di David sulla porta del prof. Lui: "Gesto che mi lascia disorientato"
Corale la condanna. Sul tema anche la ministra Bernini. Sono state acquisite le immagini della videosorveglianza
Mentre l’Università di Firenze con un documento del Senato ribadiva il proprio impegno istituzionale a favore della pace e del dialogo, chiedendo "l’immediata interruzione delle operazioni militari nei territori palestinesi", dall’altra al dipartimento di giurisprudenza sulla porta di un docente dell’ateneo è comparsa l’incisione di una stella di David, accompagnata dalla scritta "Achtung juden" (attenzione ebri).
È quanto comparso, nella mattina del 21 maggio 2024, sulla porta della stanza di un docente dell’ateneo. L’episodio, denunciato alle competenti autorità, suscita profondo sdegno.
"Non sono ebreo, condivido la posizione del nostro Senato accademico sul cessate il fuoco in Palestina, non sono in alcun modo ascrivibile né dal punto di vista religioso né politico al sionismo - ha fatto sapere il docente al Corriere Fiorentino - Di recente ho organizzato la presentazione del libro “Caccia ai nazisti” di Marco De Paolis, magari potrei aver dato fastidio a qualche neonazista.
Ho anche lontani parenti con posizioni sioniste, ma dubito che chi non sa scrivere con l’ortografia corretta “Achtung Juden”, come è stato fatto sotto la Stella di David, sia così sveglio da poter scoprire i miei legami famigliari".
Oggi l'interrogatorio in Questura dove il docente sarà sentito dagli inquirenti. Intanto al setaccio le immagini di videosorveglianza.
Corale la condanna
L’intera comunità del Dipartimento di Scienze giuridiche e della Scuola di giurisprudenza condanna il gravissimo gesto – dicono dal dipartimento – Per poi aggiungere, che “episodi del genere ci riportano agli anni più bui della recente storia europea”.
Un rigurgito antisemita che, la ministra dell’Università Anna Maria Bernini, ha definito come "un atto disgustoso. Un tentativo vergognoso – ha aggiunto - di riportare indietro le lancette della storia che fa orrore".
Dure anche le parole della rettrice Alessandra Petrucci, che ha riassunto l’episodio come un gesto gravissimo.
Parole di condanna anche dal console onorario di Israele Marco Carrai: "È assurdo che una cosa simile passi sotto silenzio e bisogna gridare vergogna a chi ancora tollera questi atti – ha detto - A chi li alimenta e a chi si vergogna di denunciarli ad alta voce".
Sull’accaduto sta indagando la Digos.